L’ex chiosco è pulito e tinteggiato di fresco. Mancano ancora i giornali, le riviste e i libri ma arriveranno presto. "Entro fine aprile". L’annuncio è arrivato ieri in occasione dell’evento del “Sabato di Lambrate“ che anima il quartiere a est di Milano con postazioni di artisti e realtà della zona. Gli occhi degli abitanti si illuminano, a vedere che "finalmente" l’edicola prende vita.
Si è presentato proprio ieri il nuovo “aedicolante“ di via Conte Rosso. Non è un errore, la “a“ iniziale: è un richiamo al latino eadicula. Chi è? Alessandro Ghidini, 28 anni, ex libraio, che è stato scelto per gestire il servizio. Il chiosco, chiuso dall’ex titolare un anno fa, era rimasto abbandonato ma avrà una nuova vita grazie a un gruppo di cittadini con un sogno ambizioso: rendere questo luogo un avamposto culturale. Un’oasi in cui si privilegi la lettura di giornali, di riviste, di libri di carta, trovando pace "dall’iperconnessione" e dagli schermi di pc e smartphone che con il "tutto e subito" spesso soffocano i rapporti umani e non lasciano assaporare "il piacere della lentezza". Un valore, nella città che va sempre di corsa. Lo dice lo stesso Ghidini che ora fa parte della squadra.
L’idea è partita da Martina Pomponio, residente della zona, responsabile digital di un’azienda di moda: "Quando ho visto l’edicola chiusa – racconta – mi è venuta tristezza. Io sento che questo quartiere ha tanto da dare e ho pensato sarebbe stato un peccato perdere l’edicola. Allora ho pensato: perché non la rileviamo noi, per restituirla a tutti i cittadini?".
Nel “noi“ ci sono il marito Alioscia Bisceglia, project leader della band musicale “Casino Royale“ e titolare di “Elita Bar“ in zona Navigli, Michele Lupi, altro lambratese, che realizza progetti culturali per una rivista di moda, e Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario e direttore creativo di più attività. Al gruppo si è aggiunto Alessandro Ottenga, manager culturale. Oltre, naturalmente, all’aedicolante Alessandro Ghidini, che fisicamente starà nel chiosco.
"Formeremo una società – spiega Bisceglia – anche per poter partecipare ai bandi, che ci consentiranno di promuovere attività culturali e, magari, anche di riqalificare aree del quartiere". L’intenzione è coinvolgere gli abitanti e le associazioni della zona, a poco a poco. "Questo è un lavoro in divenire, stiamo facendo un passo alla volta", sottolinea ancora Bisceglia. "A Milano i prezzi delle case schizzano alle stelle. Nei vecchi quartieri sorgono unità immobiliari di lusso. Non possiamo fermare il meccanismo, lo sappiamo, ma, insieme, possiamo essere “massa critica“, interlocutori credibili, persone che difendono quello che di buono c’è nei quartieri e che creano un luogo di aggregazione reale. Un luogo dove non si è estranei ma ci si conosce l’un l’altro. Non parole ma fatti".
L’Aedicola Lambrate vuole tracciare un percorso controcorrente, in un mondo in cui le edicole sono sempre meno o si trasformano in altro, somigliando più a minimarket che a rivendite di giornali e riviste. Vuole tornare alla carta. Alla lentezza. "L’intenzione – conclude Ghidini – è rilanciare l’idea di una cultura e di una socialità dal basso, anche promuovendo libri di case editrici indipendenti". Adesso il chiosco è pronto. Mancano i contenuti (cartacei) ma le idee non mancano. "L’inaugurazione – promettono i promotori – sarà in grande, entro fine aprile. Ci vediamo a Lambrate".