Lab Comunity: il futuro è già qui

All’It Mattei di Rho robot e realtà aumentata per formare gli studenti. E la scuola diventa vivaio per le imprese

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di Roberta Rampini

Dai banchi di scuola agli spazi bottega della Lab Community: la formazione degli studenti dell’It Mattei di Rho passa da qui. Un luogo di incontro, di formazione e un acceleratore d’innovazione dove si formano geometri (oggi costruzioni, ambiente e territorio), ragionieri, operatori del turismo, addetti alle relazioni internazionali per il marketing, addetti ai sistemi informativi aziendali. Realizzati al piano terra della scuola superiore di via Padre Vaiani nel 2018 grazie ad un finanziamento del ministero dell’Istruzione, superata la fase più critica della pandemia e dalla Dad, da settimane nei laboratori di occupabilità gli studenti si misurano con esperti e attrezzature all’avanguardia: dalla stampa in 3D a polvere alla robotica in compagnia di Nao, il robot umanoide. Dal pantografo alla piattaforma hardware Arduino per lo sviluppo di prototipi. Ieri mattina gli studenti delle classi terze dell’indirizzo relazioni internazionali si sono cimentati con la realtà virtuale e la realtà aumentata, nuova frontiera per il turismo perché proiettano il viaggiatore, in un’esperienza piacevole, interattiva con informazioni specifiche, puntuali e precise. Scelta la città, a gruppi dovevano sviluppare un tour virtuale, mostrarlo ai compagni con l’uso dei visori.

"Siamo un istituto tecnico, per noi è fondamentale lo sviluppo delle soft skills, cioè le competenze di base fondamentali per il mondo del lavoro, come il lavoro di gruppo, la capacità di risolvere i problemi - dichiara Maria Lamari, dirigente scolastica Mattei - questi laboratori sono una palestra dove mettere in campo attività di orientamento al lavoro e di alternanza". Ma siccome Lab Community è anche un luogo di relazioni e condivisione, che mette in comunicazione giovani studenti con professionisti, professori e imprese, l’istituto tecnico Mattei apre le porte anche alle imprese del territorio che spesso si rivolgono alla scuola per la ricerca di profili professionali da assumere. "Il confronto con le aziende è una buona prassi per preparare i nostri studenti ai reali bisogni del mondo del lavoro e in particolare delle piccole e medie imprese", conclude la preside. Ma non solo, "i laboratori sono aperti anche alle classi delle scuole medie che vogliono fare esperienza con le strumentazioni avanzate di cui disponiamo", spiega la docente Marisa Schiavo. Il primo banco di prova per gli studenti sarà l’open day dell’ 11 dicembre quando, anche aiutati da Nao, presenteranno prototipi e progetti.

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