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La vasca del Seveso. Parco e pista ciclabile: "Esondazioni evitate e zona più vivibile"

Visita all’area verde intorno al (nuovo) bacino che ha salvato Milano. L’assessore Granelli: "Questo impianto è soltanto il primo di quattro. Dobbiamo continuare a lavorare con la Regione per realizzare gli altri".

La vasca del Seveso. Parco e pista ciclabile: "Esondazioni evitate e zona più vivibile"

Un parco, una pista ciclabile e il laghetto. L’area intorno alla vasca di laminazione del Seveso torna ai cittadini. Si è tenuto ieri mattina al Parco Nord l’Open Day della nuova area che circonda la vasca di laminazione del Seveso, il progetto realizzato da MM Spa per contenere le esondazioni del Seveso.

La vasca è operativa dallo scorso novembre ed è entrata in funzione già due volte, il 10 marzo e soprattutto a metà maggio quando, grazie a un riempimento calmierato, per 10 ore, ha impedito che l’acqua di piena invadesse i quartieri milanesi di Niguarda, Pratocentenaro, Cà Granda, Istria, Maggiolina e Isola: la vasca è la prima ad essere realizzata e fa parte di un sistema che comprende altri tre invasi a Lentate, Senago e Paderno Dugnano-Varedo. "Oggi - ha detto l’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli - si è arrivati al traguardo di un cammino che parte dall’esondazione del 2014. Il Comune di Milano ha investito 20 milioni, è scattato un piano con la Regione ed il Governo ed oggi questa vasca è qui e ha già salvato due volte i quartieri di Milano. Quando non c’è esondazione possiamo ammirare un bellissimo lago nel Parco Nord che fa stare insieme la gente e unisce qualità e natura. La vasca è la dimostrazione che è possibile salvare Milano dalle esondazioni: una prima tappa l’abbiamo portata a casa, dobbiamo continuare: a me ha fatto piacere che oggi fosse presente l’assessore regionale Comazzi, queste cose si fanno solo se le istituzioni lavorano insieme in maniera decisa. Per realizzare questa vasca abbiamo avuto ogni giovedì mattina una riunione con l’impresa per portare avanti il cantiere: dobbiamo fare così anche per completare la vasca di Senago, di Lentate, di Paderno e Varedo, e così avere un sistema. Oggi abbiamo l’emergenza sul Lambro, un fiume che sta esondando a Monza e nel Parco Lambro ed ha allagato il quartiere di Ponte Lambro: anche lì servirebbe spostare delle traverse, fare una vasca".

"Queste vasche - ha dichiarato l’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi - lavorano tantissimo e il nostro obiettivo è aumentarne la funzionalità, oltre che accrescerne il numero. Tra pochissimo, entro massimo un paio di mesi, saremo in grado di avere sotto controllo altri 300mila cubi che si aggiungeranno ai 250.000 metri cubi". "Quest’opera, che ha consumato quattro ettari di parco - ha detto l’assessora Elena Grandi -, è stata lo spunto per il Parco Nord per inglobare nuove aree e per creare nuove zone di parco, con la sua solita passione: a ciò si aggiungono tutta una serie di opere di compensazione previste, di piantumazionei. Io credo che questo parco possa diventare di nuovo un bel ecosistema, nonostante si sia consumato del suolo: stiamo cercando di depavimentare tutta l’area delle ex casette di cantiere limitrofo al parcheggio del cimitero di Bruzzano e anche una parte del parcheggio stesso".

Per quanto riguarda invece la proteste di un comitato di cittadini contro le esalazioni della vasca dopo la sua entrata in funzione Granelli ha spiegato che "Abbiamo installato dei sistemi di rilevazione sia delle esalazioni che della qualità delle acque, con tutto un progetto di ripulitura della vasca ogni volta che si va a riempire. Le richieste dei residenti della zona sono giuste: è giusto pensare al benessere di tutti. Io credo che questa vasca risolva anche il benessere di tanti altri quartieri e quindi bisogna pensare in termini di comunità".

Re.Mi.