La tragica fine di Marco Salvatori. Morto sotto gli occhi della fidanzata. Dolore per il titolare di Abbottega

Corvetto, il drammatico volo dal quinto piano: disposta l’autopsia. Sequestrati 215 grammi di marijuana

È morto dopo essere precipitato dalla finestra della sua casa di Corvetto, sotto gli occhi della compagna. Marco Salvatori aveva 34 anni e gestiva il locale Abbottega in quel piccolo food district che è via Muratori, zona Porta Romana: la scomparsa improvvisa ha lasciato incredule le tante persone che lo conoscevano. Stando a quanto ricostruito dal Giorno, nella notte tra il 20 e il 21 settembre, il trentaquattrenne era in compagnia della fidanzata trentenne: all’improvviso e per motivi ancora da accertare, l’uomo avrebbe accusato un malore, si sarebbe tolto la maglietta e in stato di forte agitazione si sarebbe lanciato dalla finestra della camera da letto dell’appartamento al quinto piano. Nel corso del sopralluogo, i militari della stazione Rogoredo hanno trovato e sequestrato quattro barattoli contenenti verosimilmente marijuana per un peso complessivo di 215 grammi. Il personale sanitario non ha rilevato evidenti segni di violenza sul corpo, ma il pm di turno ha comunque disposto l’autopsia sul cadavere del trentaquattrenne, anche per capire se abbia fatto uso di stupefacenti prima di morire. Al momento, non ci sono elementi che facciano pensare a piste alternative a quella del gesto volontario.

Originario di Viterbo, dove la sua famiglia è conosciuta e stimata, si era trasferito a Milano una decina di anni fa e aveva iniziato la carriera nel mondo della ristorazione, sulle orme dei parenti. Moltissimi i messaggi di cordoglio e affetto dedicati a Salvatori sui social. "Un’altra stella brilla ora nel cielo – si legge su Facebook – Veglia sui tuoi genitori e tua sorella". "Dai la forza alla tua famiglia per affrontare questo grande dolore", dice un altro messaggio.

Nicola Palma

Luca Tavecchio