
L’ultima sfilata milanese dei laureandi dello Ied, con i loro progetti di tesi
Giro di boa per lo Ied: l’Istituto europeo di Design apre i primi corsi di laurea magistrali, che completeranno i percorsi triennali. Saranno dieci i percorsi post-graduate: ogni sede avrà proposte specifiche. A Milano debutteranno quattro indirizzi: Responsible Fashion Design, Product Design, Interior Design e Visual Communication, tutti in lingua inglese. A Roma ci saranno Design for Public Spaces e Interactive Environments; a Torino Interaction Design, Interior Design e Transdisciplinary Design. Infine a Firenze ci si specializzerà nel Textile Design.
"Non sarà una semplice continuazione dei trienni, né una replica di corsi già presenti altrove, ma saranno bienni transdisciplinari, legati a temi", aveva anticipato già all’inaugurazione dell’anno accademico Riccardo Balbo, direttore accademico del Gruppo, raccontando che "per due anni si è rivoltato l’istituto come un calzino, per rispondere alle istanze di studenti, della nostra comunità accademica, della società e di una generazione che è ancora più sensibile delle precedenti".
I corsi sono stati presentati al Ministero dell’Università e della Ricerca per l’imprimatur e sono stati progettati attorno a un manifesto, “DesignXCommons“, ovvero la progettazione applicata ai beni comuni. Si parte dalla formulazione di nuove domande progettuali per anticipare le sfide future e individuare i settori emergenti sui quali puntare."Da sempre in Ied promuoviamo il design come una delle principali leve attraverso cui migliorare il mondo – spiega ancora Balbo –. Un catalizzatore di intelligenze multiple per generare cambiamenti positivi. Significa osservare il mondo e, dove necessario, proporre soluzioni per rispondere ai bisogni del Pianeta - degli umani e di tutte le altre specie - in modo consapevole, promuovendo una relazione simbiotica tra individui, tecnologia e ambiente". Le lauree magistrali Ied saranno erogate anche nella sede dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli a Como.
Intanto a Milano prende forma il futuro campus, nell’area ex macello: l’obiettivo è il 2026, che coincide col sessantesimo compleanno dell’Istituto europeo di Design, che in città ha una comunità di quattromila persone, tra studenti, docenti e staff.
Il modello Ied è appena approdato anche in Portogallo dove è stata stretta una collaborazione con Cesap per creare nuove opportunità accademiche in ambito moda e design e favorire gli scambi a livello internazionale. Ci saranno percorsi congiunti undergraduate e postgraduate che saranno erogati attraverso la Escola Superior Artìstica do Porto (di cui Cesap è proprietaria) negli ambiti del Fashion e del Design.
"Siamo entusiasti di iniziare questa nuova avventura con Cesap, che punta ad arricchire di stimoli e opportunità il panorama formativo nel design e nella moda in Portogallo, un mercato estremamente vitale verso cui abbiamo già iniziato ad avvicinarci con soddisfazione – sottolinea Balbo –. Oltre al valore formativo dei corsi che stiamo progettando, siamo convinti che la collaborazione promuoverà nuovi scambi e flussi di studenti tra il Portogallo e i paesi in cui Ied è presente, ovvero Italia, Spagna e Brasile".