La svolta creativa del palazzo dei frigoriferi

Francesco Felice

Buonfantino*

Alla fine dell’Ottocento, in pieno stile Liberty, sorge, a sud-est di Milano, una fabbrica interessante per storia e per “evoluzione architettonica”. Tre edifici: il palazzo dei frigoriferi, quello del ghiaccio e una struttura minore lunga 100 metri. All’epoca lo stabilimento produce ghiaccio, in particolare si occupa della conservazione dei cibi deperibili. Negli anni ’50, in pieno boom economico e in una Milano al passo con lo sviluppo e l’innovazione tecnologica, la fabbrica investe in frigoriferi, mentre il palazzo del ghiaccio si trasforma in meta ambita per i pattinatori. Oggi è un polo culturale d’eccellenza, luogo di ritrovo per eventi, mostre d’arte e di design, ristrutturato tra il 2002 e il 2009 dallo studio di architettura 5+1AA. Il primo edificio sulla strada, il più basso, lungo e visibile, è stato tinteggiato di nero come se fosse un buco nero che risucchia i suoi visitatori. In sovrapposizione, lungo tutta la parete scura, sono stati predisposti dei vetri lucidi capaci di produrre un effetto cromatico accattivante. Il palazzo del ghiaccio ospita un foyer, un bar e un ristorante; l’ampiezza e l’altezza considerevole dello spazio, permettono alla struttura di ospitare numerosi eventi soprattutto espositivi. Il palazzo dei frigoriferi è stato completamente reinventato e dal 2016 è sede del Centro per l’Arte Contemporanea. L’edificio è una grande galleria che accoglie anche gli artisti. La fabbrica, dunque, è un grande laboratorio di idee e di restauro di dipinti, arredi, sculture, tappeti, arazzi e oggetti preziosi. Un’industria dismessa che continua, ancora oggi, a produrre, seppur in uno stile e con modi differenti, creatività. Una risolutiva storia di rigenerazione urbana degna di nota, da studiare affinché possa essere spunto per numerose altre riqualificazioni italiane. Ancora una volta Milano ha saputo dimostrare, con un intervento di risanamento conservativo coraggioso, che è possibile recuperare un immobile restituendogli, con un corretto cambio di destinazione d’uso, nuova vita.

*Gnosis Progetti

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