GIAMBATTISTA
Cronaca

La strana par condicio in Regione. Candidato sindaco via dalla locandina. Ma interviene lo stesso al convegno

Evento al Pirellone con Ferretti, in corsa per il centrodestra a Rozzano, e un assessore che lo sostiene

Evento al Pirellone con Ferretti, in corsa per il centrodestra a Rozzano, e un assessore che lo sostiene

Evento al Pirellone con Ferretti, in corsa per il centrodestra a Rozzano, e un assessore che lo sostiene

Anastasio

Nota le differenze. A metterle una accanto all’altra, le tre locandine del convegno sulle Smart City organizzato ieri, all’Auditorium Sala Pirelli, dal gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale si prestano perfettamente al gioco che ha fatto le fortune delle riviste di enigmistica. In questa sede e in questo caso, però, le differenze sono presto svelate. Nella prima locandina compare tra i relatori un candidato sindaco: Mattia Ferretti, in lizza col centrodestra per diventare primo cittadino in quel di Rozzano alle amministrative del 9 giugno. Nella seconda locandina Ferretti non compare più, al suo posto ecco un assessore comunale all’Urbanistica: Marco Macaluso. In quale Comune esercita la propria delega Macaluso? Rozzano, guarda caso. E per quale parte politica? Quella che sostiene Ferretti: il centrodestra. Più precisamente, Macaluso milita in Forza Italia, partito al quale è approdato a ottobre del 2023 con una capriola che fece discutere, visto che fino al giorno prima militava nel Pd. Nella terza locandina, invece, non compaiono più né il candidato sindaco Ferretti né l’assessore Macaluso. Logico aspettarsi, quindi, che né l’uno né l’altro abbiano infine partecipato al convegno. Invece hanno partecipato entrambi. E in qualità di relatori: entrambi hanno fatto il proprio intervento sul tema, declinandolo sul caso Rozzano. Conclusione: al tentativo di salvare la forma, non ha evidentemente fatto seguito la volontà di salvare la sostanza. E pazienta per la par condicio.

Se tra uffici e corridoi del Pirellone sono circolate tre diverse locandine relative allo stesso convegno è proprio perché, ad un certo punto, nella fase organizzativa, qualcuno ha informalmente fatto presente al gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che in queste settimane vige il regime della par condicio, quindi non è possibile utilizzare spazi pubblici e istituzionali del Pirellone per iniziative connotate politicamente, peggio se connotate in una sola direzione, peggio se ospitando e dando visibilità a candidati sindaci di questo o quel Comune, questa o quella parte politica, o a esponenti ad essi collegati. Lo vieta l’Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ma anche il Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni). In questo caso il tema era quello delle Smart City, vero. Ma a discuterne, come detto, c’erano (anche) un candidato sindaco e un esponente della Giunta uscente, che lo sostiene. Una volta ricevuto informalmente l’invito a rivedere l’organizzazione del convegno, il gruppo di FdI ha rivisto solo le locandine. La prima, quella con Ferretti, non è mai stata pubblicata. Giocando ancora al “nota le differenze“ si può notare che in essa manca il nome della moderatrice e al suo posto compare un testo fittizio, in latino: è il testo fornito in automatico dal programma di impaginazione per restituire la dimensione dell’ingombro. Quella con il solo Macaluso, invece, è uscita. Ieri compariva su alcune sedie dell’Auditorium. Alternata alla terza ed ultima versione della locandina, quella priva sia di Ferretti che di Macaluso.