
La famiglia di Paderno Dugnano sterminata dal figlio 17enne tra il 31 agosto e l’1 settembre
La gip del Tribunale per i minorenni di Milano, Laura Pietrasanta, ha disposto, come richiesto dalla difesa (avvocato Amedeo Rizza), la perizia psichiatrica su Riccardo C., il 17enne che nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre scorso, ha ucciso a coltellate il padre, la madre e il fratello di 12 anni in una villetta di Paderno Dugnano.
La difesa, infatti, che aveva lavorato su una consulenza di parte, ha chiesto, poi, alla giudice di procedere con l’incidente probatorio per effettuare la perizia e la gip ha ammesso l’istanza fissando un’udienza per il 24 ottobre per l’incarico ai periti e ai consulenti di parte. "Volevo proprio cancellare tutta la mia vita di prima", aveva messo a verbale il ragazzo nell’interrogatorio subito dopo la confessione del delitto. Il ragazzo, che tra due giorni compirà 18 anni, aveva anche parlato di un suo "malessere" che durava da tempo, ma che si era acuito in estate, e aveva detto di sentirsi "estraneo" rispetto al mondo.
Aveva spiegato, però, che non ce l’aveva con la sua famiglia nello specifico e non aveva fornito un movente preciso per la strage. Per la difesa, che ha chiesto e ottenuto la perizia che dovrà valutare la capacità di intendere e volere del giovane al momento dei fatti, non può reggere, poi, nel procedimento l’aggravante della premeditazione, contestata, invece, dalla procuratrice facente funzione per i minori, Sabrina Ditaranto, e dalla pm Elisa Salatino nell’accusa di triplice omicidio. Aggravante che era stata riconosciuta dalla gip Laura Pietrasanta nella misura cautelare.
Nelle scorse settimane il ragazzo aveva incontrato nel carcere minorile Beccaria i nonni che fin da subito hanno dichiarato l’intenzione di volergli restare vicino. Dopo la visita con i parenti, il ragazzo è stato trasferito dall’istituto di via Dei calchi Taeggi a al carcere minorile di Firenze.
R.M.