PIERO BORGHINI*
Cronaca

La storica fiera stella polare per la risalita

Piero

Borghini*

La straordinaria gravità della crisi che il mondo sta vivendo deve indurre tutti a riflettere su come uscirne e su quali cambiamenti realizzare. Tutti ed in particolare Milano e la sua grande area metropolitana, non perché qui sia il punto più debole del sistema paese, ma per l’esatto contrario. Perché qui è il punto più forte e se non ce la fa Milano, non ce la farà l’Italia. È giusto fermarsi e riflettere, progettare il cambiamento e sforzarsi di realizzarlo senza perdere il filo della propria storia, che per Milano è storia di cambiamenti e metamorfosi. Cambiamenti e metamorfosi che nell’ultimo secolo hanno avuto un testimone di eccezione, ma anche un protagonista attivo, nella più milanese delle istituzioni economiche: la Fiera, che quest’anno compie appunto i 100 anni. Sin dall’inizio la Fiera è stata uno degli strumenti principali con cui Milano si è proposta, ed infine si è imposta, come capitale industriale del paese. Ma lo è stata anche nel corso della grande

crisi di ristrutturazione di questo sistema negli anni ‘70 e ‘80. Crisi che ebbe proprio a Milano il suo epicentro, costò 160mila posti di lavoro. È noto che da quella crisi Milano uscì con una delle sue più radicali trasformazioni: è diventata la capitale del terziario avanzato e negli anni successivi la capitale italiana dell’economia della conoscenza. Il tutto consacrato, ancora una volta, da una Fiera, forse quella del futuro: Expo. Ora su questa Milano si è abbattuto lo tsunami Covid 19 ed il rischio vero è che si chiuda in se stessa. Anche per questo occorre guardare alla Fiera: è dalla sua capacità di ripresa, infatti, che misureremo la capacità di Milano di cambiare e di andare avanti.

* Ex sindaco di Milano