MONICA AUTUNNO
Cronaca

La sindaca che vieta gli abiti provocanti: "Polemiche solo perché sono donna"

Cassina de' Pecchi, "Le stesse regole contro la prostituzione le hanno messe due sindaci uomini nei comuni vicini. Lì nessun problema"

La sindaca Elisa Balconi

Cassina de' Pecchi (Milano) - "La norma antiprostituzione è identica a quella nei regolamenti di altri due Comuni d’area, governati però da sindaci uomini. Che sia io, sindaco donna, quella discriminata?". Così il sindaco Elisa Balconi, travolta da notorietà nazionale per l’ormai noto articolo 23 del regolamento di polizia urbana. Ciò che il primo cittadino ha ribadito ieri, ai microfoni di un’emittente radiofonica, l’aveva già detto con chiarezza nei giorni in cui esplodevano le polemiche: "La dicitura nel nostro regolamento è uguale a quella inclusa in altri regolamenti comunali". L’affondo: "Lì nessuna polemica. Il sindaco uomo può fare tutto, il sindaco donna viene messo in croce? Vergogna".

Mentre per stasera resta confermato il doppio appuntamento, quello con il consiglio comunale che approverà, probabilmente con alcuni emendamenti, il regolamento, e il presidio sotto il Comune intitolato “Le streghe sono tornate“, la giunta fa quadrato, facendo rimbalzare sulle pagine istituzionali, e su quelle di ogni componente, lo slogan “A Cassina uomini e donne sono liberi di vestirsi come vogliono, nel rispetto delle leggi“.

Nel suo ultimo intervento pubblico così Balconi: "Le norme vanno lette nella loro interezza: la norma intende colpire le prestazioni sessuali a pagamento, tutto il resto è un corollario. Assicuro che a Cassina de’ Pecchi le donne e gli uomini, giustamente, possono vestirsi come meglio credono. Possono andare in giro anche in bikini".