La sanità secondo Majorino "Va rivoltata come un calzino"

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Piazza Marconi si è animata, ieri pomeriggio, per accogliere Piefrancesco Majorino, il candidato di Pd, Cinque Stelle e Sinistra Italiana alla poltrona di presidente della Regione Lombardia. Ad attenderlo poco più di cento persone, con diversi amministratori giunti anche dagli altri paesi. A loro Majorino si è rivolto esortandoli ad impegnarsi in una campagna elettorale "dai tempi stretti", anche perché ha ricordato che in queste elezioni non ci sono i tempi supplementari, "vince chi prende un voto in più degli altri candidati". La parola d’ordine della campagna elettorale di Majorino è la sanità, che "va riorganizzata, rivoltata come un calzino, perché è impensabile che un cittadino che paga già le tasse deve pagare fior di soldi per avere un esame e delle cure in tempi degni dalla sanità pubblica". Un tema che ad Abbiategrasso anima particolarmente i cittadini, per le ben note vicende del pronto soccorso chiuso di notte e mai più riaperto (ora c’è solo un punto di primo intervento). "In ogni piazza dove mi sto recando la gente mi sottolinea quasi esclusivamente problemi relativi alla sanità, uno stimolo in più per metterci mano con decisione, se verremo eletti". "Anche perché nel prossimo futuro, se non si interviene subito, la situazione non è destinata a migliorare - ha aggiunto -: diminuiranno ancora del 40-50% i medici di medicina generale e questo calo riguarderà anche i pediatri di libera scelta". Un altro tema che ha riscosso consenso tra i presenti è stato quello dei trasporti. E’ sotto gli occhi di tutti la precarietà del servizio ferroviario della Milano-Mortara. "Noi dovremo ribaltare Trenord, aiutare i lavoratori che sono lì a far bene il loro lavoro, riorganizzare il sistema, affrontando alcuni nodi come ad esempio quanto ancora oggi il traffico merci si concentri sulla stazione Centrale di Milano" ha detto Majorino. G.Ch.

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