
Oltre alle vittime, quella notte ci furono anche 81 feriti nella Rsa accreditata
Il Comune ha appaltato i lavori di adeguamento degli impianti della Residenza Sanitaria Assistita Casa per Coniugi di via dei Cinquecento, nel quartiere Corvetto. Come forse si ricorderà, proprio in questa RSA, nella notte tra il 6 e il 7 luglio del 2023, divampò un incendio nel quale persero la vita 6 anziani e altri 81 rimasero feriti. In tutti i casi si trattava di anzini ospiti della struttura. Le fiamme originarono dalla sigaretta di un’anziana, intenta a fumare nella sua stanza mentre era in ossigenoterapia. La cenere della sigaretta, a contatto con l’ossigeno della mascherina usata dalla donna, ha innescato il fuoco. Una disattenzione trasformatasi, poi, in tragedia a causa del malfunzionamento e delle pecche dell’impianto antincendio della RSA comunale, pure accreditata dalla Regione Lombardia.
Secondo quanto ricostruito nella consulenza depositata in Procura dall’ingegnere Davide Luraschi, docente del Politecnico di Milano ed esperto di sicurezza antincendio, la morte di quei 6 anziani si sarebbe potuta evitare se negli anni ci fosse stata una corretta manutenzione degli impianti e se si fossero predisposte misure di sicurezza adeguate. Nel dettaglio, stando a quanto accertato dalla perizia, l’impianto di rilevazione dei fumi era guasto da 3 anni e non era mai stato sostituito. Mancava, inoltre, un sistema di spegnimento automatico delle fiamme. La sola presenza dell’impianto di rilevazione dei fumi avrebbe potuto scongiurare la morte di almeno 5 ospiti. Unica eccezione: la donna che, fumando mentre era in ossigenoterapia, fece partire l’incendio. Se però ci fosse stato anche un impianto di spegnimento automatico, cosiddetto “water mist” a doccia, avrebbe potuto salvarsi pure lei. Almeno, stando alla già citata consulenza.
Da qui la scelta obbligata della Giunta della Regione Lombardia, che con delibera dell’8 agosto del 2023 firmata da Guido Bertolaso, assessore al Welfare, decise di sospendere l’accreditamento della Residenza Sanitaria Assistita Casa per Coniugi per 180 giorni, la sanzione massima che può essere comminata ad una struttura sociosanitaria dall’esecutivo di Palazzo Lombardia. La Casa per Coniugi è di fatto chiusa da quei giorni. Ora ecco la svolta.
A dicembre del 2024 il Comune aveva approvato il progetto esecutivo per gli interventi di "adeguamento edile ed impiantistico (a partire, ovviamente, dagli impianti antincendio ndr) della RSA" con uno stanziamento complessivo di 5,8 milioni di euro. Due giorni fa la chiusura della gara con procedura negoziata per l’affidamento dell’appalto. I lavori sono stati assegnati alla Sial Impianti Srl, che ha battuto la concorrenza di altri 14 operatori del settore. In sostanza, per i lavori di adeguamento degli impianti e dello stabile della Casa per Coniugi saranno investiti poco più di 3,1 milioni di euro, Iva esclusa. In questo appalto rientrano, come ovvio, anche gli interventi finalizzati all’adozione di un piano di sicurezza che possa rivelarsi efficace in caso di emergenza. Nella notte tra il 6 e il 7 luglio del 2023, infatti, una ospite della RSA, nel dettaglio la compagna di stanza della donna che ha acceso la sigaretta che ha poi fatto da innesco, provò a dare l’allarme e a chiedere aiuto. Ma senza trovare risposte, evidentemente.