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La resilienza? È in lavanderia Più forti di Covid e caro energia così le tintorie scaricano la crisi

A Milano in funzione 831 attività: dieci meno dell’anno scorso, calate solo del 4% dal 2019. L’Unione: "Il 72% sono artigiani, crescono i servizi a gettoni che garantiscono flessibilità".

La resilienza? È in lavanderia Più forti di Covid e caro energia così le tintorie scaricano la crisi

Lavanderie "highlander". Nonostante la contrazione degli affari durante la pandemia e l’aumento dei costi dell’energia, il settore non ha subito il temuto tracollo. Attualmente sono 831 le attività in funzione a Milano città, fra tintorie tradizionali, lavanderie industriali e self-service; l’anno scorso erano dieci in più. Solo il 4% in meno rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid, quando le imprese di pulitura professionale erano 864. Nell’ultimo decennio la contrazione è stata di circa il 6% (nel 2013 erano 889). "Tiene a Milano il settore delle lavanderie, che si conferma con una buona diffusione di zona, anno dopo anno. Si tratta di imprese in prevalenza artigiane, nel 72% dei casi, impegnate nella cura e nella valorizzazione di vestiti e oggetti. Cresce in particolare, negli ultimi anni, la fruizione self service con i gettoni, che offre vantaggi per la facilità del servizio, per la flessibilità degli usi e l’ampia disponibilità di orari" commenta Marco Accornero, segretario generale di Unione Artigiani.

Eppure gli ingredienti per una crisi "letale" del comparto c’erano tutti, quando infuriava il Covid. Con la scomparsa dei turisti e la fuga dei fuorisede, le lavanderie self-service si erano trovate senza clientela target. Per le tintorie tradizionali la perdita di fatturato è stata causata da smart working e cancellazione di cerimonie che aveva reso superfluo il lavaggio professionale di giacche, camicie, abiti da sera. Chiusure e restrizioni per alberghi e ristoranti avevano colpito le lavanderie industriali che si occupano di noleggio e sanificazione di biancheria e tessili. Poi, quando il virus sembrava fare meno paura, è arrivata la tegola del caro gas ed elettricità. Ma le imprese, nonostante il lungo "stress test", hanno dimostrato una straordinaria capacità di tenuta. A.L.