
La protesta dei residenti a Novegro: "Ridateci i bus 73 e 38, siamo isolati"
"Ridateci gli autobus 73 e 38. Senza mezzi di superficie, ci sentiamo isolati". L’appello arriva dagli abitanti di Novegro, alcuni dei quali si uniranno alla fiaccolata del 19 ottobre a Milano (appuntamento alle 20.30 in piazza Grandi) per tornare a chiedere il ripristino della linea 73 di Atm. Soppresso quando è entrata in funzione la tratta Linate-San Babila della M4, l’autobus che serviva il comparto Est ha lasciato orfana più di una zona, dentro e fuori il capoluogo. "Ora c’è una linea sostitutiva, la 973, che tuttavia ha orari meno frequenti e un percorso meno capillare - spiega Emanuela Ronzone, residente a Novegro e portavoce di un malumore diffuso all’interno della frazione di 2158 abitanti -. La 973 non prosegue oltre piazza Ovidio e dunque per raggiungere alcuni punti strategici, come la clinica Igea, il liceo Donatelli e il Palazzo di giustizia, serve un cambio di mezzo. O una lunga camminata". Da qui la decisione di una rappresentanza di segratesi, di unirsi alla manifestazione della settimana prossima – la seconda, dopo quella dello scorso luglio – per invocare, insieme a comitati e residenti di Milano, la riattivazione della 73 "con lo stesso tragitto e gli stessi orari di prima".
Non solo. Con la riorganizzazione delle linee di superficie conseguente alla messa in funzione della M4, Novegro si è trovata priva del bus 38, che ora fa capolinea in via Corelli, mentre in precedenza raggiungeva anche la frazione segratese. "Ci sono persone che, disagiate da tutto questo, non escono più di casa – osserva Emanuela Ronzone -. È vero che ora c’è il metrò, ma non tutti amano usare i mezzi sotterranei, che possono risultare disagevoli perché comportano salite, discese e talvolta cambi di linea. In particolare anziani, disabili e fasce deboli hanno bisogno di servizi facilmente accessibili, tanto più in una frazione come Novegro, dove mancano i servizi, a partire dal medico di base, e gli spostamenti si rendono perciò necessari".
La questione è destinata ad approdare sui banchi del consiglio comunale di Segrate con un’interrogazione presentata dalle minoranze politiche. Nel documento, che ha come primo firmatario il consigliere leghista Marco Carandina, si chiede quali azioni l’Amministrazione locale abbia messo in campo per evitare la cancellazione della 73 e gi, "per soddisfare le richieste dei cittadini, a fronte di 1.500 firme raccolte per il ripristino dei due servizi". Per quanto riguarda la 38, una delle ipotesi è chiedere al Comune di Segrate di coprire i costi di un’eventuale tratta aggiuntiva del bus che, con alcune fermate in più rispetto a quelle attuali, potrebbe allungare il percorso da via Corelli fino a Novegro.