La proposta di Gallera: stop all’esclusiva come per i medici

L’ex assessore e la consigliera Tironi: estendere la deroga alla libera professione e valorizzare i sanitari con la figura del direttore assistenziale

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È la "grave carenza di personale infermieristico", acuita dalla pandemia, uno dei motivi alla base dell’idea di estendere in Lombardia la deroga che solo dall’anno scorso consente agli infermieri dipendenti della sanità pubblica di esercitare anche in libera professione, ovviamente fuori dall’orario di lavoro: concessa a livello nazionale, ma solo per prendere parte alla campagna vaccinale anticoronavirus, e si tratta di una sospensione temporanea di quel "vincolo d’esclusività" al quale invece i medici possono rinunciare (e chi non lo fa percepisce un’indennità aggiuntiva). È un tema molto sentito dalla categoria, questo preso di petto da un progetto di legge regionale per la "valorizzazione della figura dell’infermiere e delle professioni sanitarie" presentato al Pirellone dall’ex assessore al Welfare Giulio Gallera e da Simona Tironi, vicepresidente della Commissione Sanità, di Forza Italia.

Che prevede per gli infermieri dipendenti pubblici l’allargamento della deroga all’esclusiva "ad altre prestazioni aggiuntive", e contiene anche un’altra proposta chiave: introdurre nella normativa sanitaria regionale una nuova figura, quella del "direttore assistenziale e delle professioni sanitarie" come parte integrante delle direzioni strategiche di Asst e Irccs pubblici, accanto ai direttori generale, sanitario, sociosanitario e amministrativo, col compito di "coordinare i professionisti che devono occuparsi della presa in carico dei pazienti pluripatologici, fragili e cronici, sia negli ospedali che nelle strutture territoriali e a domicilio", spiegano i firmatari del progetto. Un percorso manageriale aperto ai rappresentanti delle professioni sanitarie che potrebbe trovare consensi bipartisan (la proposta è contenuta anche in un altro progetto di legge del Pd, prima firmataria la consigliera Carmela Rozza).

Per Gallera, questo progetto è la prosecuzione del lavoro svolto da assessore, con l’implementazione degli infermieri di famiglia, l’introduzione delle ostetriche di famiglia e del servizio di radiologia domiciliare. Con l’emergenza Covid "sono state stanziate finalmente risorse per le assunzioni degli infermieri di famiglia, col Pnrr sono previsti i finanziamenti per la realizzazione delle Case di comunità: è il momento di una definizione normativa delle attività di presa in carico e accompagnamento dei lombardi più fragili".Giulia Bonezzi

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