
Da alcune settimane il Servizio fitosanitario regionale ha posizionato sul territorio alcune trappole con un attrattivo specifico per la cattura della Popillia japonica, al fine di attuare una strategia di contenimento della popolazione dell’insetto. Sono state issate ben 2500 tende-trappola, posizionate ai bordi dei campi, dotate di una rete impregnata di insetticida, collocate nei territori dei Comuni della cosiddetta "area infestata". La Popillia japonica ha fatto la sua prima comparsa nell’area del Ticino, tra Cameri e Somma Lombardo, nell’estate del 2014. Negli anni questa area – per l’ambito lombardo - si è estesa sino a toccare ben 149 Comuni (27 in provincia di Como, 37 in provincia di Milano, 12 in provincia di Monza e Brianza, 39 in provincia di Pavia e 34 in provincia di Varese) I primi adulti dell’insetto sono stati catturati il 21 maggio scorso. "In queste due settimane – fanno sapare dal Servizio fitosanitario lombardo – la popolazione è andata man mano aumentando e ci aspettiamo che già a partire dalla settimana prossima si potranno vedere i coleotteri su rose, la vite canadese e i rovi".
In questi anni la Popillia japonica ha creato fastidi ad orti e giardini e problemi ai campi sportivi, in particolare, a quelli da calcio. "Nelle coltivazioni di mais e soia non si sono registrati danni e l’insetto non ha mai superato la soglia di trattamento" affermano al Servizio fotosanitario. Per contrastare la voracità di questo insetto, che si ciba delle foglie degli alberi, si consiglia - in presenza di individui isolati - di raccoglierli manualmente e annegarli in una soluzione di acqua e sapone. "In presenza di un’infestazione è preferibile intervenire con formulati a base di Deltametrina o Zeta-Cipermetrina, di facile reperibilità e disponibili per uso non professionale". G.Ch.