REDAZIONE MILANO

La più importante collezione fuori dal Giappone

Luigi Crespi, premiato con l’Ambrogino d’Oro nel 1991, è colui che ha svelato il mondo del bonsai all’Italia. "L’azienda di mio padre è stata pioniera nel settore, la prima a importare i bonsai nel nostro Paese alla fine degli anni Settanta quando nessuno conosceva il significato della parola. Mio padre ha approfondito la materia assieme a mia madre facendo tantissimi viaggi in Oriente", spiega Susanna Crespi, figlia di Luigi che oggi ha 82 anni. Durante gli anni ’80 Crespi senior ha trascorso in particolare un periodo di apprendistato in Giappone presso la nursery di Shinji Ogasawara, uno dei più famosi maestri del Sol Levante. A Parabiago c’è lo storico vivaio dove sono conservate quasi 100mila piante ma anche il Crespi Bonsai Museum dove si trova la più importante collezione fuori dal Giappone – fra 200 pezzi spicca il millenario “Ficus retusa Linn“. E c’è persino un’università dedicata a questa tecnica: Luigi Crespi oltre ad aver scritto diversi libri sul tema è anche un appassionato divulgatore. "Molti dei nostri clienti milanesi ci hanno detto che poter coltivare un bonsai a casa è stato importantissimo per affrontare le difficoltà dell’ultimo anno", dice Susanna Crespi.