
di Nicola Palma Le previsioni della vigilia avevano fatto immaginare scenari ben più bellicosi, con gli spettri degli scontri dell’11 febbraio in viale Sabotino e della devastazione del 4 marzo a Torino ad aleggiare pesantemente sul sabato pomeriggio milanese. E invece la manifestazione da Loreto a Cimiano per il ventennale dell’omicidio di Davide Cesare si è conclusa senza momenti di particolare tensione con le forze dell’ordine, anche se ha lasciato dietro di sé una scia di scritte sui muri di palazzi privati e attività commerciali e di vandalismi che si sono accaniti su alcune auto parcheggiate, due banche e un paio di pensiline dei mezzi pubblici. L’ala antagonista, con rinforzi sia da altre città del Nord Italia (Torino in particolare) sia da Francia, Germania e Spagna, ha preso sin dall’inizio il comando delle operazioni, relegando in coda la componente anarchica (in maggioranza autoctona) che più preoccupava i funzionari dell’ordine pubblico, coordinati da via Fatebenefratelli dal questore Giuseppe Petronzi. La destinazione era chiara sin dall’inizio: lo stabile ex Ciba di via Oropa 4, occupato venerdì per farne il teatro del concerto di "autofinanziamento" di ieri sera (probabilmente l’evento a cui gli organizzatori tenevano più che a tutto il resto), con il fumettista...