GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

La pausa extralarge del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale di Milano riaprirà i battenti il 16 gennaio 2024, giorno dedicato a San Marcello, dopo una pausa di un mese e un giorno. La maggioranza ha evitato di convocare il Consiglio subito dopo l'Epifania per discutere i progetti di legge e il Bilancio.

La pausa extralarge del Consiglio regionale

La pausa extralarge del Consiglio regionale

L’adagio popolare vuole che l’Epifania tutte le feste si porti via. Tutte, sì. Ma non per tutti, però. Perché il Consiglio regionale torni a riunirsi, una volta finite le feste natalizie, occorrerà attendere non la Befana ma San Marcello. Il calendario annunciato ieri in apertura di seduta prevede, infatti, che l’Aula del Pirellone – la terza assemblea legislativa d’Italia dopo Camera e Senato – chiuda i battenti il 22 dicembre per riaprirli solo il 16 gennaio 2024, giorno dedicato a San Marcello, per l’appunto. Raccontano, però, che sarebbe potuta andare peggio: la prima proposta messa sul tavolo dalla maggioranza durante la riunione dei capigruppo tenutasi lunedì prevedeva di riprendere le attività solo il 23 gennaio 2024, giorno dedicato a Santa Emerenziana. In questo caso il Consiglio regionale avrebbe osservato una pausa di un mese ed un giorno: una vera pasqua, altro che Natale.

Santa Emerenziana in Francia è venerata come protettrice contro i mal di pancia a causa delle tragiche modalità con le quali incontrò la morte. Che si creda o no nei suoi poteri e chiedendo perdono per la disinvoltura con la quale si passa dal sacro al profano, la Santa deve aver guardato oltre il confine francese posando i suoi occhi sui 127 metri d’altezza del Pirellone. I mal di pancia, infatti, pare proprio che non mancassero lunedì quando ai capigruppo è stato proposto di interrompere i lavori del Consiglio regionale fino al 23 gennaio. Ma sono infine spariti quando dalla maggioranza si è infine scelto di accorciare la pausa di una settimana e tornare tra i banchi il 16 gennaio. San Marcello, invece, è il Santo protettore delle stalle. Una coincidenza che pare fatta apposta per l’estro dei polemisti, se solo ce ne fossero ancora. Stallo (stavolta con la “o“) è, infatti, il termine, anzi il concetto, più giusto, secondo le opposizioni di centrosinistra, per descrivere quello che (non) sta accadendo nei palazzi della politica regionale: "La maggioranza di centrodestra – attacca Michela Palestra, capogruppo del Patto Civico – ha voluto una pausa lunga perché non ha progetti di legge da portare in Consiglio. E non ce li ha perché questa Giunta regionale è ferma, non produce quasi nulla. Si fanno solo le sedute utili a discutere le mozioni e le interrogazioni delle opposizioni. O quelle che scandiscono l’attività ordinaria di ogni consigliatura: il Bilancio, ad esempio".

Da qui parte Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia, per replicare: "Abbiamo evitato di convocare il Consiglio regionale subito dopo l’Epifania per permettere alle commissioni di lavorare ai tanti progetti di legge che la Giunta e questa maggioranza hanno intenzione di licenziare, oltre a quelli già licenziati in questi mesi. Sottolineo, poi, che il Consiglio si riunirà per più sedute dal 19 al 22 dicembre per approvare il Bilancio, dal quale dipendono l’azione futura e i progetti di legge di ogni amministrazione".