GIULIA BONEZZI
Cronaca

La nuova Terapia intensiva pediatrica del Buzzi. Il raddoppio dopo oltre un anno di ritardi

I letti tornano 9 in uno spazio innovativo. Bertolaso ringrazia la neo dg Colombo: "Ha chiuso un cantiere vittima della burocrazia"

La nuova Terapia intensiva pediatrica del Buzzi. Il raddoppio dopo oltre un anno di ritardi

Da ieri è davvero in funzione la nuova Terapia intensiva pediatrica (Tip) dell’Ospedale dei bambini Vittore Buzzi di Milano: "Si è concluso il trasferimento dei piccoli pazienti nel nuovo reparto diretto dalla dottoressa Elena Zoia", ha annunciato la Regione. Ricordando l’importanza della Tip del Buzzi, una delle cinque esistenti in Lombardia (le altre sono alla clinica De Marchi del Policlinico di Milano, al Papa Giovanni di Bergamo, al Civile di Brescia e all’ospedale Del Ponte di Varese), che da oltre un anno e mezzo s’arrangiava dimezzata a quattro letti provvisori ricavati vicino al Pronto soccorso. Letti che si riempiono alla velocità della luce in periodi come questo, con gli accessi ai pronto soccorso pediatrici triplicati, certifica la Società italiana malattie respiratorie infantili, per bronchioliti da virus sinciziale soprattutto, influenze assortite e Covid tutte al picco stagionale anche tra i bambini. Ma al Buzzi così pochi posti d’intensiva non bastavano neanche settimane fa o l’inverno scorso, costringendo i medici a trasferire piccoli pazienti altrove.

Ora i letti sono tornati nove - otto più uno “tecnico” –, con tre postazioni ad alto isolamento e una stanza dedicata alle cure palliative, in uno spazio di 200 metri quadrati completamente ristrutturato, con strumentazioni all’avanguardia e disegni colorati per risultare meno ostile. "È fondamentale nel rilancio di qualità della sanità lombarda poter usufruire pienamente di questi spazi, tra l’altro particolarmente preziosi in un momento di grande diffusione delle problematiche legate alle sindromi respiratorie", ha dichiarato l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, rendendo il merito "alla direttrice generale dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco Maria Grazia Colombo e allo staff del Buzzi" che "sono riusciti a far ripartire e portare a termine, in breve tempo, un cantiere vittima della burocrazia che aveva subito purtroppo importanti rallentamenti".

"Possiamo tornare ad accogliere i nostri piccoli pazienti in ambienti altamente tecnologici in linea con l’eccellenza clinica dei nostri professionisti. Ringrazio tecnici, sanitari e amministrativi che hanno consentito di raggiungere questo importante traguardo in pochi mesi", ha detto Colombo, che alla fine ha mantenuto l’ultima promessa (di aprire la Tip "subito dopo Capodanno") formulata a metà dicembre in veste di commissaria, qualche giorno prima di essere confermata dg per i prossimi tre anni. Alla Fatebene-Sacco era stata mandata a fine luglio a sostituire Alessandro Visconti, dg di rito leghista-salviniano che la guidava da sei anni e che Bertolaso quest’estate, un paio di settimane prima di commissariare il Pio Albergo Trivulzio, spedì all’Agenzia dei controlli (Acss). Tra le ragioni della sua rimozione ci sarebbero stati ritardi nell’impiego dei fondi Pnrr e nei cantieri finanziati, come quello della Tip, dal Decreto rilancio del maggio 2020, varato dal governo Conte quando in Lombardia le terapie intensive e i letti recuperati in ogni anfratto non s’erano ancora svuotati dai pazienti della prima ondata pandemica. L’Asst Fatebene-Sacco aderì all’accordo quadro nazionale bandito dall’allora commissario straordinario Domenico Arcuri con Invitalia; a giugno 2022 la Tip del Buzzi si trasferì, dimezzata, negli spazi provvisori con la prospettiva di restarvi tre mesi, ma da subito la ditta aggiudicataria ebbe difficoltà, accumulando ritardi e solleciti finché l’ospedale non rescisse il contratto, con annessi strascichi giudiziari.

All’Agenzia dei controlli, comunque, Visconti non è rimasto a lungo: lo scorso 27 novembre è stato nominato consigliere della Corte dei Conti in quota governo Meloni; all’Accs l’ha sostituito, con le nomine decembrine, Paola Palmieri.