La Milano Marathon. Runner per vincere ma anche per aiutare. Una festa di sport

Fra gli 8.500 partecipanti molte onlus impegnate in attività benefiche. Sul percorso anche le ex Fiamme Oro per i 250 anni della Guardia di Finanza.

La Milano Marathon. Runner per vincere ma anche per aiutare. Una festa di sport

La Milano Marathon. Runner per vincere ma anche per aiutare. Una festa di sport

C’erano più di 8.500 atleti ieri allo start della Milano Marathon, la competitiva di primavera che, a differenza della storica Stramilano, che è una una mezza maratona, propone intero il percorso dei 42,195 km, valido per i ranking internazionali, su un tracciato con partenza e arrivo in piazza Duomo presentato come "il più veloce", almeno in Italia. Non stupisce così che il 35% degli iscritti fosse di nazionalità straniera, ma al di là della competizione la gara, e la Relay Marathon disputata a scopo benefico sullo stesso percorso 45 minuti più tardi con squadre a dividersi in staffetta quattro frazioni tra i 6,5 e i 13 chilometri abbinando alla partecipazione una raccolta fondi per una causa tra quelle proposte da oltre cento associazioni, hanno portato migliaia di patiti della corsa ieri ad attraversare Milano.

Per motivi non solo sportivi, come i 150 finanzieri (tra i quali cadetti dell’accademia di Bergamo ed ex atleti delle Fiamme Gialle) che hanno corso in occasione del 250esimo anniversario della fondazione del corpo. Con la banda musicale della Guardia di finanza a inaugurare la maratona, e un trofeo speciale assegnati al primo e alla prima atleta di nazionalità italiana a tagliare il traguardo. Un nuovo traguardo l’hanno tagliato anche Silvia Roldàn Balsalobre, sessant’anni, e suo figlio Eric Domingo Roldàn, 31: lei è affetta da una forma progressiva di sclerosi multipla e oggi è in carrozzina; da nove anni insieme corrono in giro per il mondo e ieri è stata la prima volta in Italia, come ambasciatori dell’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), tra le associazioni nel Charity Program. Ha partecipato anche il comitato Maria Letizia Verga, impegnato nella lotta a leucemie e tumori infantili, per sostenere il progetto “Sport Therapy” per bimbi e ragazzi in trattamento antitumorale.