REDAZIONE MILANO

"La mia Mila avvelenata con pane e antigelo"

Simona Vandelli racconta: "Giorni di terribili sofferenze dopo quel boccone mangiato in un’area verde di Arese"

Mila è fuori pericolo di vita. Stiamo parlando del cane pinscher avvelenato negli ultimi giorni dell’anno e che ha passato, insieme alla sua padrona Simona, il capodanno in una clinica veterinaria. Simona Vandelli da quasi due anni vive in Sardegna ma puntualmente torna ad Arese per salutare amici e parenti. Pochi giorni dopo Natale, il 29, Mila e Simona stavano passeggiando in un parco e la cagnolina ha ingerito qualcosa, senza essere vista da Simona. La sera stessa il cane ha avuto un po’ di dissenteria e sentito il veterinario, è stato consigliato di prendere alcune pastiglie. Tornate in Sardegna, il 31 sera Mila ha ripreso a soffrire di dissenteria e vomito, entrambi con sangue e non si muoveva più. Simona ha preso l’auto e si è diretta in una clinica, distante quasi due ore dalla sua abitazione. "Ho chiamato il numero di emergenza e ho trovato il veterinario. Mi ha detto che mi avrebbe raggiunto in clinica nell’arco di dieci minuti. Era quasi mezzanotte e il medico non ha voluto saperne di festeggiare, dicendomi che la mia era un’urgenza. Abbiamo trascorso il passaggio al nuovo anno insieme, mentre Mila era sotto esami e visita", racconta Simona. Alla fine la diagnosi è stata avvelenamento da antigelo per auto. Il cane avrebbe ingoiato un pezzo di pane imbevuta di liquido. Un lavoro realizzato manualmente, un fai-da -te che poteva uccidere la cagnolina di piccole dimensioni.

Per due giorni Simona è andata avanti e indietro dal veterinario per scongiurare il peggio, e solo ieri ha avuto la certezza che Mila è fuori pericolo. "Per fortuna il fegato ha reagito bene e piano piano si è ripresa. Non riusciva più a camminare, la portavo in braccio a fare i suoi bisogni. Quanta cattiveria gratuita però. Perché fare del male agli animali?", conclude Simona.

A lanciare l’appello è stata l’amica storica di Arese, Daniela che ha postato un messaggio sul social Facebook, indicando che c’era cibo avvelenato nei prati di Arese. A quanto pare episodi simili sono frequenti. Diverse persone segnalano che nell’area cani del quartiere Sansovino, in quella di viale Einaudi e dietro il cimitero sono stati trovati anche pezzi di pane con dentro chiodi. "Ho ricevuto tanti ringraziamenti da persone che hanno come me i cani e che sono sempre attenti a non fare mangiare nulla ai propri amici a quattro zampe. Perché però questa o queste persone se la prendono con loro? Sui social ci sono spesso critiche pesanti e cattive. Posso capire l’eventuale maleducazione di alcuni possessori di cani, ma perché rifarsi sugli animali? Loro che colpa hanno?", conclude Daniela. Oltretutto a Capodanno i vandali si sono accaniti sui cestini rendendoli inutilizzabili in quasi tutta la città e mettendo in difficoltà i proprietari di cani che raccolgono e buttano le deiezioni negli appositi contenitori.

Davide Falco