La malattia dai cento sintomi: "Difficile vivere con la fibromialgia"

Mariachiara Bortolotti, addetta stampa ed ex insegnante peschierese di 59 anni, racconta la sua esperienza "Ho iniziato a soffrire di forti cefalee da giovanissima. Sollievo da meditazione e metodo Feldenkrais" .

La malattia dai cento sintomi: "Difficile vivere con la fibromialgia"

La malattia dai cento sintomi: "Difficile vivere con la fibromialgia"

La chiamano “la malattia dai cento sintomi” per i molteplici modi, nei quali può manifestarsi. Un concentrato di dolore distribuito in varie parti del corpo, che comporta un peggioramento della qualità di vita e un cambiamento, talvolta drastico, delle abitudini. A raccontare le difficoltà di chi si trova a convivere con la fibromialgia È Mariachiara Bortolotti, 59 anni, peschierese, addetta stampa ed ex insegnante. "Ho iniziato a soffrire di forti cefalee da giovanissima, subito dopo la scomparsa di mia madre, ma solo 15 anni fa, quando nel frattempo i sintomi si erano fatti molteplici e più vistosi, la malattia mi è stata diagnosticata a tutti gli effetti. Un percorso complicato, con spiragli di normalità punteggiati da nuove ricadute, specie in concomitanza di avvenimenti dolorosi. Nel periodo più buio sono arrivata a non riuscire più a leggere o sollevare un pentolino. Ed è triste constatare che, nel sentire comune, spesso i fibromialgici sono considerati solo degli ansiosi". "Proprio quando mi sembrava di aver toccato il fondo ho iniziato a risalire, con piccoli miglioramenti che sembrano rendere più raggiungibile l’obiettivo di riappropriarmi della mia vita. Nonostante le difficoltà, e i momenti di sconforto, sono certa che si possa trasmettere un messaggio di speranza perché qualcosa, comunque, si può fare. Come? È importante trovare persone, medici prima di tutto, disponibili a un aiuto concreto perché lontani dall’approccio disfattista del “tanto da questa malattia non si guarisce”. Nella mia esperienza sono stati utili anche la meditazione e il metodo Feldenkrais, che ho iniziato a praticare con costanza e che mi dà benefici". Ideato dall’ingegner Moshe Feldenkrais negli anni Quaranta, l’omonimo metodo è "un percorso di auto-consapevolezza attraverso il movimento. Le sue applicazioni sono molteplici, dalla fibromialgia al post ictus", spiega Daniela Rainieri, vicepresidente dell’Associazione italiana degli insegnanti del metodo Feldenkrais. Movimenti dolci, da eseguire con varie parti del corpo, e ascolto del respiro sono solo alcuni degli elementi di un percorso che punta a favorire rilassatezza e distensione muscolare, migliorando la postura, l’equilibrio e la flessibilità. Il metodo è praticato anche da ballerini, musicisti e sportivi. Adatto anche agli anziani, è stato sperimentato in alcune Rsa, mentre la Regione Veneto lo applicherà a breve alla riabilitazione dei bambini colpiti da paralisi cerebrale.

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