La locomotiva Lombardia traina l’Italia

Achille

Colombo Clerici*

Nel 2021 il commercio mondiale di beni, misurato in dollari ed espresso a prezzi correnti, ha registrato una crescita del 26,3% rispetto al 2020, superando ampiamente i livelli del 2019. In questo scenario la ventiquattresima edizione dell’Annuario statistico “Commercio estero e attività internazionali delle imprese”, frutto della collaborazione fra l’Istat e l’ICE, l’Italia ha registrato un aumento eccezionalmente ampio del valore in euro sia delle merci esportate (+18,2%) sia delle merci importate (+26,4%). Nel 2021 i flussi con l’estero di servizi registrano aumenti particolarmente ampi (+15,7% per le esportazioni, +19,1% per le importazioni). Germania e Francia si confermano i principali mercati di sbocco delle vendite di merci italiane, con quote pari, rispettivamente, al 13,0% e al 10,2% delle esportazioni nazionali. Seguono Usa, Svizzera, Spagna, Regno Unito.

La crescita dell’export nel 2021 ha interessato tutte le regioni italiane, a eccezione della Basilicata. L’aumento delle esportazioni è stato molto marcato per l’Italia insulare, nella media nazionale il Nord-ovest e il Nord-est, più contenuto per l’Italia centrale e, soprattutto, per l’Italia meridionale (+6,6%). La provenienza territoriale delle vendite sui mercati esteri si è confermata fortemente concentrata nelle regioni del Centro-nord, da cui proviene l’88,8% dell’export nazionale, mentre il Mezzogiorno ne ha attivato il 9,9%. Nel 2021, la quota della Lombardia sulle esportazioni nazionali è stata del 26,3%; seguono Emilia- Romagna, Veneto, Piemonte e Toscana. Nel 2021, 136.025 operatori economici hanno effettuato vendite di beni all’estero (127.265 nel 2020). La loro distribuzione per valore delle vendite conferma la presenza di un esteso segmento di “micro esportatori”: 77.885, ma il loro contributo all’export nazionale è trascurabile, lo 0,3%, mentre 4.990 operatori hanno realizzato il 72,8% delle vendite complessive sui mercati esteri. Il settore dei macchinari e apparecchi è quello con il numero più elevato di operatori: seguono i settori articoli in gomma e materie plastiche; altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi; metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti; prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori. *Presidente Assoedilizia

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