La kermesse sul lungo-fiume "Un ritorno alla socialità"

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La sagra del riso che riparte dopo due anni di stop legati alla pandemia da Covid ha un valore anche simbolico. "È un ritorno alla socialità, il simbolo di un paese che si stringe attorno alle sue tradizioni", commenta Zeno Pizzacani, che è stato il primo presidente della Pro Loco di Paullo ed è tuttora tra gli attivisti del sodalizio. È stato lui una delle anime della manifestazione che nel fine settimana ha richiamato al parco Muzza non solo paullesi, ma anche residenti nei Comuni vicini. Ad ospitare la kermesse sono state le rive di un fiume, la Muzza appunto, "che a sua volta riveste un valore simbolico, di linfa vitale per le campagne e il territorio", prosegue Pizzacani. "El dì de la festa" è stato anche l’occasione, da parte della Pro Loco, per proseguire la vendita e la promozione del disco "Chiaro di luna a Paullo", un 45 giri che ripropone l’omonima canzone del 1962, cantata dal paroliere milanese Alberto Testa.

Interpretato oggi da un cantante di Paullo, Floriano Siccardi, il brano è stato riproposto e inciso, appunto, su un vinile per celebrare i 60 anni di questo successo musicale. Presentato in occasione della fiera "Cià che girum", il disco è ancora in vendita, al costo di 10 euro. Il lato B ripropone una canzone popolare locale, "Peder dei Luganegh", a sua volta molto conosciuta dai paullesi meno giovani.

A.Z.

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