REDAZIONE MILANO

La fondazione del piccolo Gabry dona un ecografo al Niguarda

L’associazione presieduta dalla mamma di “Little Hero“ ha raggiunto il primo obiettivo del “Progetto speranza“

Si chiama "Progetto di Speranza" il primo a essere chiuso dall’Associazione Gabry Little Hero Odv, dedicata a Gabriele, l’unico bimbo in Italia affetto da Sifd (Anemia Sideroblastica con Immunodeficienza delle Cellule B, Febbri Periodiche e Ritardo dello Sviluppo) una malattia rara che conta appena una ventina di casi studiati nel mondo, la cui aspettativa di vita è di soli 4 anni.

L’associazione, come informa una nota dell’Associazione presieduta dalla mamma del piccolo, la napoletana Filomena Rinaldi, dona al reparto di pediatria dell’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, seconda casa di Gabriele per molto tempo, un ecografo ultra-portatile multidisciplinare che sarà in primis un validissimo e preziosissimo alleato contro l’attuale lotta al Covid. Questo strumento consentirà l’esecuzione di ecografie diagnostiche al letto dei pazienti, evitando gli spostamenti tra i vari reparti e contenendo così il rischio di diffusione del virus, eviterà di esporre a radiazioni i pazienti con polmonite interstiziale (altro effetto provocato dal Covid) grazie alla possibilità di effettuare ecografie polmonari ripetute (più sensibili del Rx), permetterà ai cardiologi lo studio delle coronarie e del muscolo cardiaco per una diagnosi precoce della sindrome infiammatoria "Kawasaki like" provocata dal SARS-CoV2.

L’ultra-portabilità dello strumento donato, inoltre, consentirà il suo impiego anche nel pronto soccorso pediatrico, recentemente rinnovato e spostato in prossimità dei reparti, consentendo una diagnosi precoce di polmoniti, versamenti pleurici e pericardici, malattie cardiache, accessi vascolari e tanto altro sia in urgenza che in elezione. Gabriele ha da poco compiuto 3 anni, ma ha avuto un vissuto fatto di ospedali, operazioni e terapie. Grazie al trapianto di midollo osseo eseguito un anno fa Gabriele è rinato, ha ancora un lungo percorso davanti e sarà sempre un "bimbo speciale".

"Dal gesto d’amore di un anonimo donatore, dal supporto di due zie socie fondatrici dell’Associazione e dal contributo delle centinaia di persone che hanno creduto in noi – si legge in una nota dell’Associazione – il 12 novembre 2020, in piena emergenza Covid, siamo in grado di cominciare a ricambiare l’affetto ricevuto, con la chiusura del primo Progetto di Speranza milanese".