"Il Giardino dei tigli sia intitolato a Fulvio Panico". La proposta arriva a pochi giorni dalla scomparsa dell’intraprendente volontario, che proprio da quel luogo, negli anni Novanta, fece partire quello che sarebbe diventato il programma di adozioni degli spazi pubblici della città. Perché il giardino di via Fratelli Bandiera, a quell’epoca, era abbandonato e senza anima. Fulvio, insieme ad altri volenterosi residenti, lo trasformò in quella che ancora oggi è una vera oasi a misura di nonno, bambino, ragazzo. Dove anziani e appassionati possono giocare a bocce, i più giovani a basket e dove si sta insieme, prendendosi cura di un pezzo di città, aperto a tutti.
"È stato l’anima e il cuore di quel posto, diventato un centro di aggregazione per tutte le generazioni e per tutte le culture - commenta Monica Zaccarini -. Ricordo i miei anni vissuti come consigliere di quartiere e le sue telefonate per organizzare gli eventi. Sempre impegnato in prima fila, attento e pronto a dare una mano per il quartiere e la città". In via Bandiera lo potevi trovare col tosaerba o a raccogliere le foglie, a preparare un torneo di carte, feste e discussioni, a coinvolgere le associazioni. "Oltre che un amico, era una di quelle persone normali che rendono migliore la città. Il Giardino dei Tigli è uno dei posti civili di Sesto. L’idea di Filippo Penati era stata quella di creare alcuni luoghi di aggregazione - ricorda l’ex sindaco Giorgio Oldrini -. Grazie a Fulvio e ad altri si sono ritrovate decine di anziani, che poi hanno saputo coinvolgere le scuole della zona, hanno creato un campetto di basket e di calcetto per i ragazzi, hanno organizzato mille incontri".
Sempre impegnato, anche pochi mesi fa quando portò i “suoi“ anziani a protestare in piazza Trento e Trieste, dove l’amministrazione aveva rimosso le panchine in chiave anti-degrado. Fulvio Panico è mancato il 22 luglio. A dargli l’ultimo saluto, alla parrocchia San Giuseppe, c’erano centinaia di sestesi. Molti, oggi, non solo tra i frequentatori di quell’oasi, chiedono un riconoscimento per il suo impegno civile e civico, per aver creato bellezza e coesione in un angolo di Sesto.