La cerimonia per Momo finisce con un incidente

Via Bartolini, posata una "Ghost Bike" per l’undicenne ucciso da un pirata. Uno scooter piomba sui ciclisti: due feriti in ospedale

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di Nicola Palma e Marianna Vazzana

"Se fossimo tutti in cerca di un segno che ci facesse capire che Milano ha bisogno di regole nuove per permettere ai ciclisti di muoversi in sicurezza come in qualunque città europea, quel segno è arrivato". Usiamo le parole di Simone Lunghi, istruttore di canoa meglio conosciuto come "L’angelo dei Navigli" per la sua costante attività di pulizia dei canali, per sintetizzare il senso di quanto accaduto giovedì in via Bartolini. Già, via Bartolini, diventata drammaticamente nota l’8 agosto scorso: lì l’undicenne Mohanad Moubarak, per tutti "Momo", è stato travolto e ucciso mentre stava pedalando in sella alla sua bicicletta dall’auto guidata dal ventenne italo-marocchino Nour Amdouni, arrestato una settimana dopo per omicidio stradale aggravato dalla fuga.

A poco più di un mese di distanza, l’altra sera centinaia di persone si sono date appuntamento per partecipare a una cerimonia di commemorazione e stringersi attorno ai parenti di "Momo": i primi ad arrivare, alle 21.15, sono stati i volontari di Massa Marmocchi, che hanno posizionato sul luogo dell’incidente una "Ghost Bike", una bici completamente bianca. "Appena è stata sistemata – spiega Lunghi in un post su Facebook – è stata letteralmente seppellita dai fiori portati dai ciclisti e dagli abitanti della zona, tantissimi anche i bambini che hanno lasciato un omaggio per Mohanad". Alle 22.40 era in programma l’omaggio della Critical Mass, dopo un percorso iniziato in piazza Mercanti. Ed è in quei minuti che è comparso sulla scena lo scooter guidato da un ragazzo: "Io ero davanti insieme ad altri e abbiamo fatto appena in tempo a gridargli di andare più piano", continua Lunghi. Tutto inutile: il motociclista ha frenato all’ultimo, è scivolato sull’asfalto ed è rovinato addosso a una ventenne e a un ventitreenne; la prima è stata accompagnata in codice giallo al pronto soccorso del San Carlo, il secondo in verde al Fatebenefratelli.

"Fa riflettere – aggiunge amaro Lunghi al Giorno – il fatto che due ciclisti siano stati investiti dopo aver posato la bicicletta in memoria di un ragazzino ucciso mentre pedalava".

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