
La battaglia contro il randagismo Diego Della Valle scende in campo "Spero ci seguano altre aziende"
di Sandro Neri
Confessa il suo amore per gli animali con un pizzico d’ironia: "Abitando in campagna, posso permettermi molti cani. La sera, quando rientro, salutarli tutti è un lavoro". Diego Della Valle, patron del Gruppo Tod’s, ha deciso di di schierarsi a favore dell’Associazione Leidaa, la Lega italiana difesa animali e ambiente, facendosi promotore di una campagna di sensibilizzazione, con l’auspicio che "anche altri imprenditori possano fare lo stesso".
"Una zampa sul cuore", questo il titolo della campagna, parte oggi sulle pagine dei quotidiani e dei social network, con l’obiettivo di prevenire e combattere il randagismo. E anche, più in generare, di scongiurare l’abbandono degli animali domestici che spesso accompagna l’arrivo della stagione estiva.
"È la prima volta che un grande marchio del Made in Italy, guidato da un imprenditore illuminato, scende in campo per contrastare un fenomeno così drammatico: è un esempio che mi auguro sia seguito da altre grandi imprese", sottolinea Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’associazione Leidaa e impegnata su questo fronte anche in parlamento. "Il randagismo e l’abbandono sono una vergogna per il nostro Paese – continua – per sconfiggerli occorre l’impegno di tutti. La passione, la disponibilità e la sensibilità di Diego Della Valle sono un bellissimo segnale, anche nell’attenzione ai temi sociali, alla sostenibilità, alla tutela dell’ambiente e ai diritti dei più deboli, in cui rientrano e pieno titolo gli animali".
Tod’s è l’apripista di un’inizitiva che il presidente del Gruppo sia augura possa crescere rapidamente. "Mi sembra il minimo che si possa fare, noi siamo amanti degli animali come tanti italiani – racconta Della Valle – e quando Michela Vittoria Brambilla mi ha chiesto un sostegno per la sua causa abbiamo aderito immediatamente. Questo nella speranza che possa essere di esempio ad altre imprese. Per non lasciare questo solo al buon cuore delle singole persone, ma cercando di portare più sostegno, attenzione e valore economico a questa causa".
Il coinvolgimento di altre imprese farebbe la differenza. "Cambierebbe lo scenario – precisa ancora Della Valle – sia in termini di visibilità del progetto, che per l’entità delle risorse finanziarie a disposizione". In Italia si stima che siano oltre 700.000 i cani vaganti e circa 2,4 milioni i gatti “liberi”. "Una schiera di innocenti – dice Brambilla – che vivono per strada abbandonati a se stessi, esposti alla fame, al freddo, agli abusi. Una pagina della nostra Italia che bisogna cambiare".
È possibile donare a Leidaa usando il link https:leidaa.infofai-una-donazione.