
Kreisha Anjella Mantuano, una lode al Politecnico di Milano per una 19enne di Milano
All’istituto tecnico Molinari brilla il 100 e lode di Kreisha Anjella Mantuano, 19 anni. È nata a Milano, a quattro mesi si è trasferita nelle Filippine, per poi tornare a 13 anni, dalla terza media in su. "Mi ricordo le prime tre parole in italiano quando qualcuno si avvicinava: ’Non parlo bene’", sorride, lasciandosi alle spalle il portone delle superiori per aprire quello del Politecnico di Milano. In quarta superiore ha passato il test d’Ingegneria chimica.
Perché ha scelto chimica?
"Mi è sempre piaciuta la scienza in generale, sin da quando ero piccola, come la matematica. Quando sono arrivata qui non avevo idea della strada da intraprendere: ci sono tantissimi indirizzi, ma chimica mi attirava già. A 13 anni mi piaceva vedere come si formulavano i trucchi, come si creano i colori, anche se non mi truccavo proprio. Era semplice curiosità. Arrivata al Molinari però ho capito cosa voglio davvero dalla chimica".
Cosa?
"Dare il mio contributo per risolvere i tanti problemi che ci sono. Penso in particolare alla lotta al cambiamento climatico. I miei insegnanti mi hanno aperto gli occhi, abbiamo partecipato a conferenze. Mi piacerebbe diventare ricercatrice".
Com’è andata la maturità?
"Mi sono preparata tutto l’anno. Mi preoccupava il tema, per la lingua. Anche se dalla terza media dedico l’estate ai corsi di italiano. Ho scelto la traccia dell’attesa. Seconda prova: tecnologie chimiche industriali. E calcoli, finalmente".
Alla faccia dei tabù su ragazze e discipline Stem. Li abbiamo superati?
"Speriamo. Anche se in classe eravamo tre ragazze su 22".
E l’unica lode è sua.
"Una bella soddisfazione, in effetti, anche se con tutti i compagni mi sono trovata sempre bene. Non ho mai sentito differenze, mi mancano già. Alle ragazze come ai ragazzi dico di inseguire i loro sogni, siano umanistici o scientifici, senza paura. Perché quando una materia ti prende lo studio è un piacere".
Quanto sono orgogliosi mamma e papà?
"Orgogliosissimi. Entrambi sono operai, mia mamma per una ditta di pulizie, papà nella logistica. Hanno sempre fatto sacrifici per i miei studi, per garantirmi un futuro e un bel lavoro. Questa lode la dedico a loro, a me stessa e ai miei insegnanti, che hanno sempre creduto in me e visto le mie potenzialità nonostante le difficoltà".
Si.Ba.