Killer 'ndrangheta evaso, pg Cassazione: "Confermare ergastolo a Massimiliano Sestito"

Continua in tutta Italia la caccia all'uomo. L'evasione, secondo quanto emerge, con tutta probabilità sarebbe stata meditata e preparata a lungo

Massimiliano Sestito, a sinistra

Massimiliano Sestito, a sinistra

La procura della Cassazione ha chiesto, nell'udienza davanti alla prima sezione penale, la conferma dell'ergastolo per Massimiliano Sestito per l'omicidio del boss Vincenzo Femia, freddato a Roma nel 2013. Sestito, ritenuto un killer di 'ndrangheta, è evaso dai domiciliari a Pero, nella notte tra lunedì e martedì, proprio a pochi giorni dall'udienza davanti alla Suprema Corte, che aveva annullato due volte con rinvio la condanna all’ergastolo"Chiedo che vengano rigettati tutti i ricorsi" ha esordito stamani il procuratore generale della Cassazione. Gli avvocati di Sestito avevano presentato ricorso avverso la sentenza di condanna emessa in appello. 

Verdetto rinviato

La sentenza, inizialmente attesa per questa sera, è stata rinviata al 28 febbraio. Al termine della camera di consiglio, infatti, i giudici della prima sezione penale hanno comunicato di differire la decisione sui ricorsi presentati dalle difese di Sestito e del coimputato Francesco Pizzata contro la sentenza di condanna emessa nell'ottobre 2021 dalla corte d'appello di Roma nel processo ter per l'omicidio di Femia. 

Evasione preparata a lungo

Massimiliano Sestito, 52 anni, nato a Rho da una famiglia originaria di Chiaravalle Centrale (Catanzaro), si trovava agli arresti domiciliari a casa del padre, misura concessa il 12 gennaio scorso dalla Corte d'Assise d'Appello di Roma in accoglimento di un'istanza di attenuazione della misura cautelare avanzata dagli avvocati. Sestito è stato condannato a 30 anni per l'omicidio dell'appuntato dei carabinieri Renato Lio e all'ergastolo per aver freddato il boss Vincenzo Femia. Ma il suo curriculum criminale conta anche un lungo elenco di reati, tra cui l'associazione mafiosa e il traffico di droga. Il killer, ritenuto affiliato alla cosca della 'ndrangheta catanzarese Iozzo-Chiefari-Procopio, è riuscito a fuggire dopo aver spezzato il braccialetto elettronico.  L'evasione, secondo quanto emerge, con tutta probabilità sarebbe stata meditata e preparata a lungo.

Il precedente 

Quella dei giorni scorsi non è la prima fuga del killer. Già nell'estate del 2013 Sestito era scappato  approfittando della semilibertà ed era stato trovato  sulla spiaggia di Palinuro un mese dopo la fuga. Ora riparte la caccia all'uomo. Le ricerche sono estese in tutta Italia e i militari stanno setacciando ogni zona per rintracciarlo e riportarlo in carcere. 

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