Kefiah sulle statue del presepe. E un cartello “Erode è tornato“

"Erode è tornato", è quanto si legge sul cartello messo da sconosciuti nel presepe della Pro loco, insieme a “kefiah“...

Kefiah sulle statue del presepe. E un cartello “Erode è tornato“

Kefiah sulle statue del presepe. E un cartello “Erode è tornato“

"Erode è tornato", è quanto si legge sul cartello messo da sconosciuti nel presepe della Pro loco, insieme a “kefiah“ palestinesi sulle statue di Giuseppe, Maria e sulla mangiatoia che attende il Bambinello. Un atto provocatorio contro le azioni di guerra compiute dall’esercito israeliano in Palestina. "Stiamo visionando le telecamere – così il sindaco Fabio Colombo – per risalire agli esecutori e incontrarli per avere così spiegazioni sul perché di questo gesto. Posso comprendere la provocazione, ma ci sono simboli che non devono essere usati per rivendicazioni di parte". Nel frattempo l’amministrazione ha fatto rimuovere sia il cartello che i tipici copricapi palestinesi.

Il presepe realizzato dalla Pro loco è stato al centro di parecchie polemiche; non è piaciuto inizialmente a diversi cittadini, che hanno lamentato la realizzazione fredda e spoglia, portando la protesta sui social. L’amministrazione comunale è stata quindi indotta a intervenire per migliorarne lo scenario. L’assessore all’Urbanistica Deborah Bucca aveva quindi messo mano alla scenografia della Natività rendendo il presepio apprezzabile a tutti e spegnendo così il fuoco delle polemiche.

Stefano Dati