Kaleidoscope e l’arte interattiva. Un’opera tra colori e tecnologia

Installazione interattiva di arte al Museo della Scienza e della Tecnica fino al 2024: "KALEIDOSCOPE" incoraggia bambini e adulti a partecipare con il corpo per esplorare le connessioni tra innovazioni tecnologiche e processi creativi.

Kaleidoscope e l’arte interattiva. Un’opera tra colori e tecnologia

Kaleidoscope e l’arte interattiva. Un’opera tra colori e tecnologia

Una bella immagine, in greco "KALEIDOSCOPE": installazione di arte interattiva che simula un’infinita tavolozza di colori, al Museo della Scienza e della Tecnica, da oggi fino al 30 ottobre 2024. Autrice, la polacca Karina Smigla-Bobinski, romantica artista Open Media, tra analogico e digitalie. Delle sue creature post-industriali, famoso è il grande pallone trasparente, gonfiato con l’elio e ricoperto di aculei di carbone che tracciano un imprevedibile intreccio di segni su pareti, soffitto e pavimento dello spazio, dove l’opera si muove. Le piace giocare, e far giocare, con il caso. Nel rispetto delle regole della disciplina scientifica. Incoraggiati bambini e adulti a partecipare con il corpo: su "KALEIDOSCOPE", potete persino sdraiarvi. Si tratta di un tavolo luminoso sul quale fluttuano, tra fogli di PVC, strati sovrapposti di inchiostro rosso, verde e blu (colori primari).

Cos’è il colore? Percezione (che esiste solo nel nostro cervello) di una serie di radiazioni elettromagnetiche di diverse lunghezze d’onda. Ma un "museo esemplare", com’è riconosciuto da Maria Fratelli, a nome delle autorità cittadine, quello di via San Vittore, intitolato a Leonardo, si preoccupa di diffondere la scienza (che molti immaginano chiusa in una scatola nera) rendendola ibera e affascinante attraverso l’arte. Il programma Digital aesthetics, coordinato dallo staff educativo sotto la guida della greca Maria Xanthoudaki è una collezione d’installazioni permanenti o a termine, che esplorano le connessioni tra innovazioni tecnologiche e processi creativi. Sound Ping Pong: composizioni sonore realizzate attraverso il movimento nello spazio. La Gabbia: in una stanza buia, lo spettatore scuote la gabbia che scende sulla sua testa e, a sorpresa, si materializza uno stormo di uccellini in volo verso la libertà appena acquisita. Robotic Voice Activated Word Kicking Machine: le nostre parole, convertite in testo per raggiungere il mondo virtuale, le seguiamo dopo che hanno ricevuto un calcio da un piede robotico... "Sì, gli artisti hanno la forza di cambiare le cose" assicura la Xanthoudaki, consapevole che in Italia, come in Germania dove hanno sperimentato la lezione, i giovani sono preoccupati e con idee poco chiare sul futuro. Irrinunciabile investire sul capitale scientifico.

Anna Mangiarotti