Jonghi Lavarini, razzismo e Hitler. Le intercettazioni che scottano

All'accusa di finanziamento illecito ai partiti si aggiunge anche il profilo di apologia di reato. Cento ore di filmato da analizzare per chiarire il contesto delle dichiarazioni

Da sinistra Carlo Fidanza, Chiara Valcepina e Roberto Jonghi Lavarini

Da sinistra Carlo Fidanza, Chiara Valcepina e Roberto Jonghi Lavarini

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La Procura estende l’indagine anche al versante della apologia del fascismo, non con l’apertura di un fascicolo autonomo, ma valutando se ci siano profili di reato nelle affermazioni di Roberto Jonghi Lavarini, ex candidato per Fratelli d’Italia (Fdi) alla Camera nel 2018. Il "barone nero" è l’autore di esplicite battute razziste, fasciste e sessiste e anche riferimenti al discorso di Hitler alla birreria di Monaco e saluti romani. L’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, anche lui iscritto nell’indagine sulla "lobby nera" e indagato con l’accusa di finanziamenti illeciti per la campagna elettorale, si dice molto tranquillo e ha diffidato, tramite il suo legale, ad un uso dei filmati di Fanpage che lo riprendono con Roberto Jonghi Lavarini, fuori dagli uffici della Procura. Dialoghi da cui è venuto a galla un sistema di "lavanderia", di cui parla proprio Jonghi Lavarini, per pulire soldi versati in nero destinati alla campagna elettorale e usati anche per precedenti elezioni. Sarebbe stato il "barone nero", come emerge dal filmato di Fanpage, a presentare Carlo Fidanza al giornalista e l’eurodeputato gli avrebbe spiegato, come risulta dal video, che poteva contribuire alla campagna elettorale versando sul conto corrente o "se è più comodo fare del black", del nero, tanto, come aveva detto Jonghi Lavarini, ci sono una "serie di lavatrici" per il finanziamento. L’avvocato di Fidanza, Enrico Giarda, spiega: "Da parte nostra non c’è alcuna volontà di nascondere nulla, perché non c’è nulla da nascondere. La nostra idea, però, è che il nostro interlocutore è la Procura di Milano. Il girato è stato acquisito dai magistrati, gli atti sono ora coperti da segreto istruttorio". I magistrati con l’aiuto della Guardia di Finanza dovranno vagliare oltre cento ore di registrazione, un numero enorme che - hanno già anticipato - richiederà molto tempo. Sarà però indispensabile - spiegano della procura - per avere un quadro chiaro del contesto generale in cui sono maturate quelle affermazioni e quei comportamenti: se si trattava di luoghi chiusi, di feste private, di affermazioni pronunciate con leggerezza, se i versamenti di denaro in nero sono stati chiesti e se sono realmente andati in porto. Questo potrebbe cambiare il quadro della gravità dei reati. Chiara Valcepina, neoconsigliera comunale di Fratelli d’Italia non è indagata. Jonghi Lavarini invece, in un comunicato parla di "infame propaganda" di "vergognosa campagna mediatica", di agenti provocatori. E sostiene che chi lo critica "lo fa per timore della destra".

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