
Presenza inossidabile dalle parti di piazza della Scala, Giuseppe Casorio – conosciuto da tutti come Peppino – è un pittore 61enne che dal 2000 ha scelto di fare l’artista a tempo pieno. I suoi acquarelli ritraggono soprattutto monumenti, piazze, vie caratteristiche di Milano. I suoi prezzi in generale sono bassi, con quadretti anche da 3 o 10 euro. Con una eccezione: un ritratto della Galleria Vittorio Emanuele II che costa 425 euro. "Ho messo il prezzo alto perché in realtà non lo voglio vendere…", sorride l’artista, che accetta anche il pagamento con il Pos.
Ci racconta qualcosa di lei?
"Sono nato a Troia, in provincia di Foggia, ma da una vita vivo al Nord. L’animo creativo c’è sempre stato, sin da bambino. A 15 anni ho cominciato a suonare e a dipingere. A 22 anni sono tornato a scuola, il liceo artistico alle serali, e poi qualche anno all’università, Psicologia, ma non era la mia strada. Mi sono occupato di assistenza domiciliare per disabili e ho lavorato anche in una pelletteria. Fino a quando, nel 2000, è diventata un’esigenza insopprimibile cercare di poter vivere di arte".
Come prenota la sua postazione?
"A differenza dei musicisti, un mestierante di strada qual è il pittore può prenotare lo stesso spazio fino a un massimo di un trimestre e due volte nel corso dell’anno, per un totale di 6 mesi. Inoltre può occupare la postazione dalle 9 alle 24. Per questo, a differenza di un cantautore, pittori o ritrattisti devono versare il canone di occupazione di suolo pubblico. Il fatto è che il 18 maggio mi scadrà lo spazio vicino a Palazzo Marino e so che fino a metà luglio sarà occupato da un altro artista. È sempre più difficile negli ultimi anni trovare l’area dei propri desideri. Ragion per cui nel periodo di pausa forzata in genere mi metto a suonare. Il problema è che la nuova piattaforma non consente di svolgere contemporaneamente un’attività espressiva e un mestiere artistico di strada. E quindi probabilmente andrò a fare l’artista fuori Milano per un certo periodo".
Chi sono gli acquirenti delle sue opere d’arte?
"L’80% di chi acquista i miei “acquarellini“ sono turisti stranieri, soprattutto europei e americani".
Quanto riesce a guadagnare in un giorno?
"Non c’è mai una cifra garantita. Può capitare anche di prendere 5 euro. Il giorno più fruttuoso è il sabato, quando in genere si arriva a 50. Ad ogni modo mi guadagno da vivere e mi reputo felice così".
Annamaria Lazzari