"Io, mamma e caregiver. Quella legge per noi è il nulla"

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di Morena Manfreda*

Da mamma e presidente dell’Associazione Abilità Diverse credo di parlare a nome di tutti i caregiver che hanno letto la finta legge a tutela degli stessi: totalmente priva di contenuti, non rispecchia le esigenze di una famiglia che vive questa condizione. Quelle poche righe che avete scritto, riempiendo i social con post di autoelogio, sono per noi il nulla. Siamo 450 mila caregiver in Lombardia, siamo un esercito che non cesserà mai la sua lotta. Ci avete chiamato volontari, come se ci fosse una valida alternativa per i nostri cari, come se istituzionalizzarli fosse una decisione da prendere a cuor leggero senza pensare che mancherebbero l’amore e il calore della famiglia, ma voi non lo vivete. Chiedo a voi che siete alla guida della Regione, vi piacerebbe ogni giorno combattere con le istituzioni, vi sentireste in pace con voi stessI rinchiudendo un vostro caro lontano da voi, abbandonato a se stesso? L’Italia è stata condannata dall’Onu: "Le misure adottate dallo Stato italiano in favore dei caregiver famigliari sono insufficienti e inadeguate per garantire una qualità di vita accettabile". Regione Lombardia dovrebbe essere in prima linea per i nostri diritti, e non si tratta di orientamento politico, ma di umanità. Noi dobbiamo essere sempre presenti per i nostri cari. Non possiamo lavorare, anzi, non ci assumono perché appena si parla di permessi 104 non siamo più considerati. Non ci sono orari, o giorni di ferie. E in questa proposta di legge non ci sono le tutele che dovrebbe avere un caregiver: no ad un sostegno economico, che possa aiutare a vivere dignitosamente, nessun contributo figurativo. Non ci interessano i crediti formativi, possibile che non comprendiate che una figura come la nostra debba essere valorizzata? Con 300 mila euro annui, col numero in crescita che abbiamo in tutte le disabilità, pensate di poter coprire tutti i nostri bisogni? Un genitore ha paura del dopo di noi, siamo terrorizzati dal fatto che i nostri cari vengano buttati in un residenziale e lasciati li fino alla loro morte. Stracciate quella proposta e parlate con noi.*Presidente associazione

Abilità Diverse

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