REDAZIONE MILANO

Intramontabile “Chiodo“

Dagli aviatori a Brad Pitt: la giacca di pelle protagonista al Castello di Belgioioso

Che cosa mettersi sulle spalle per attraversare indenni anche l’epoca Covid 19? Un “Perfecto”, giubbotto in pelle così denominato cent’anni fa, a New York, dai creativi fratelli Schott, che fumavano il sigaro Perfecto. In Italia, “Chiodo”, perché ornato di chiodi a piramide (borchie). Una selezione esposta al Castello di Belgioioso, Pavia, introduce la mostra mercato Next Vintage, fino a lunedì. Eccezionali icone dall’archivio A.N.G.E.L.O. in prestito. Un capo indossato dagli aviatori americani durante la Seconda guerra mondiale. Un altro risalente agli anni ’60, sulla scia del film “Il selvaggio” (1953), protagonista Marlon Brando, che portò la leather jacket alla ribalta mondiale.

Una declinazione in giallo di Kansai Yamamoto, anni ’80, su ispirazione della jumpsuit di Bruce Lee nella sua ultima apparizione cinematografica, “L’ultimo combattimento di Chen“ (1978), quindi femminilizzata per Uma Thurman in “Kill Bill” di Tarantino. Né manca una versione in rosso “sangue secco”: giacca originale anni ’70, quando incominciarono ad usare pellami di questa palette, poi collezionati dal costumista Michael Kaplan che vestì Brad Pitt in “Fight Club” (1999), subito imitatissimo. A Belgioioso, oltre sessanta espositori soddisfano la tendenza nostalgia coniugata a buon senso e buon gusto, ovvero “bene ma semplice”, offrendo maglioni di lana riciclata ed eterni cappotti cammello di cashmere.