Allarme infiltrazioni, Dalla Chiesa: "La mafia a Milano? Preoccupante"

Il presidente dell’Antimafia del Comune: "Bisogna vigilare sui lavori pubblici legati alle Olimpiadi". Colombo (Commissione per la legalità) aggiunge una priorità a quelle di Sala: lo stadio di San Siro

 Nando Dalla Chiesa, il sindaco Giuseppe Sala e Gherardo Colombo

Nando Dalla Chiesa, il sindaco Giuseppe Sala e Gherardo Colombo

Milano - «Un quadro della presenza della mafia a Milano? Preoccupante". Parole di Nando Dalla Chiesa, professore di Sociologia della criminalità all’Università Statale, da ieri presidente del Comitato Antimafia del Comune. Il sindaco Giuseppe Sala ha comunicato i nuovi vertici dei due Comitati di controllo da lui voluti già nello scorso mandato. Dalla Chiesa prende il posto di Carmen Manfredda alla guida del Comitato Antimafia, mentre l’ex pm di Mani Pulite Gherardo Colombo è stato riconfermato presidente del Comitato per la legalità, la trasparenza e l’efficienza di Palazzo Marino.

Sala presenta i due presidenti nella Sala Alessi di Palazzo Marino e ne sottolinea "la competenza e l’indipendenza. Sia Colombo che Dalla Chiesa, per esperienza e credibilità, hanno questo profilo". Il sindaco, subito dopo, sottolinea "il peso dei lavori pubblici in città nei prossimi anni". Opere legate principalmente al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) del Governo, alla Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 e alla riqualificazione degli ex scali ferroviari. "Milano vivrà un momento storico importante. Ci serve un supporto vero, non di facciata". In altre parole, controlli puntuali su eventuali infiltrazioni mafiose o atti di corruzione. "C’è preoccupazione anche per il lavoro. Lo smart working, ad esempio, è ancora poco regolamentato, tutelato e definito. Ai cantieri, invece, sono legate problematiche legate alla sicurezza".

Dalla Chiesa, intanto, indica le sue priorità come presidente del Comitato Antimafia: "Dobbiamo vigilare sui lavori pubblici, che sono tanti e hanno importi elevatissimi. A Milano, nello stesso periodo, ci saranno opere da realizzare come non ci sono mai state, in parte collegate alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. In una situazione del genere è evidente che gli interessi mafiosi cercheranno di materializzarsi, provando a essere invisibili, per ottenere quello che pensano di poter ottenere. La città dovrà essere molto attenta e una mappa molto precisa della presenze a Milano e in Lombardia".

Colombo , parlando di "impegni rilevanti e delicati per il Comune nei prossimi anni", ne aggiunge uno rispetto a quelli elencati dal sindaco: "Lo stadio di San Siro è un’altra questione di grande rilevanza". Ma in quale modo il Comitato per la legalità potrebbe incidere sul progetto del nuovo stadio? "Valutando gli aspetti che riguardano il rispetto delle volumetrie del Piano di governo del territorio e la fedeltà del progetto a una Milano che ha anche le sue tradizioni", replica Colombo. L’ex pm si riferisce allo stadio Meazza e alla sua eventuale demolizione? Colombo dribbla la domanda: "Non mi faccia dire cose che magari non penso neanche". Sempre in tema del futuro dello stadio, Sala commenta così le parole dell’ex pm: "Cosa dovrebbe controllare il Comitato per la legalità sul nodo San Siro? Il flusso finanziario attraverso cui verranno fatte le opere. Io condivido la necessità di un nuovo stadio, però è necessario verificare in maniera compiuta la condizioni e avviare un dibattito pubblico perché lo stadio è qualcosa che riguarda l’intera città. Anche da questo punto di vista il supporto del Comitato può essere importante".

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