Incursione notturna e danni alla sede Pd

Migration

Raid notturno nella sede del Pd a Pioltello, sfondata la porta di ingresso e locali sottosopra. La scoperta, ieri mattina, del segretario Franco Marras e la rabbia degli iscritti, un’ottantina: "Questi gesti vigliacchi non ci fermano". Indagini in corso sulla matrice dell’episodio, "non crediamo al furto: avevamo solo un vecchio televisore e 15 euro in spiccioli per il caffè: dubito che chi è entrato sia venuto qui per rubare", dice Saimon Gaiotto (nella foto), vicesindaco con la tessera del partito in tasca. Per terra le carte del congresso appena concluso in vista delle primarie di domenica. "Chiunque sia stato non ci fermiamo, saremo con quattro gazebo in città per la scelta del nuovo segretario", aggiunge. Il circolo “David Sassoli” di via Wagner 29 nel mirino dei teppisti è nel cuore del Satellite, il quartiere multietnico. "Abbiamo scelto questo posto non a caso, qui pulsa il cuore della città il viavai è continuo, l’incursione deve essere stata progettata con cura: il passaggio c’è anche a tarda sera". Nel giro di un paio d’ore, grazie anche all’aiuto del rione, è stato sistemato tutto. "È la prima volta che qualcuno entra – ricorda Gaiotto – in passato avevamo trovato svastiche sulla vetrina". L’uscio è stato scassinato e lasciato aperto. Il partito sporgerà denuncia, "se qualcuno pensa di fermarci si sbaglia di grosso. Non abbiamo mai abbassato la testa e non lo faremo neanche stavolta". Un sentimento condiviso in città, molti i messaggi di solidarietà per i dem. "Non sentiamo tensione intorno a noi, nonostante l’accaduto". Per il Partito democratico pioltellese "un gesto vile tutto da leggere. A sistemare ci hanno aiutato anziani, mamme e tante persone comuni: un affetto che ci ha colpito".

Barbara Calderola

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro