"Per raggiungere la stazione di Cadorna da Meda ho impiegato quasi mezz’ora in più, arrivando in ritardo al lavoro. E sembra pure che sia stato tra i più fortunati perché ad altri è andata molto peggio". Lo racconta Riccardo Masciadri, trentacinquenne che lavora all’Università Cattolica occupandosi di archivio e digitalizzazione informatica. "Purtroppo – sottolinea – spesso si verificano disagi, soprattutto in concomitanza di maltempo. Se c’è sciopero, poi, non ne parliamo". Ieri all’ora di pranzo, alla stazione di Cadorna, incrociava le dita per il rientro: "Devo prendere il treno diretto a Erba. In teoria è puntuale ma non si può mai sapere...". M.V.
Cronaca"Incrocio le dita per il ritorno"