Incontro tra Sala ed Enrico Letta: insieme per vincere in Lombardia

Il segretario del Pd: "Con lui grande sintonia". Il primo cittadino ha ribadito di non volersi candidare: "Supporterò il candidato o la candidata del centrosinistra". E ai Dem dice: "Il rapporto coi 5 Stelle cambi"

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di Giambattista Anastasio

Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha incontrato ieri mattina il sindaco Giuseppe Sala a Palazzo Marino. "Un incontro molto proficuo, intenso e positivo – lo ha definito Letta –. Abbiamo parlato ovviamente di Milano, di elezioni Regionali in Lombardia e della situazione di crisi politica. È stata una chiacchierata utile e importante. Con Beppe Sala c’è sempre grande sintonia rispetto alla necessità di guardare al futuro insieme, dal punto di vista politico, nell’interesse del Paese". Quanto alle prossime Regionali, il segretario del Pd conferma la tabella di marcia già scandita dalla segreteria lombarda nelle ultime settimane: "Nel mese di settembre il centrosinistra individuerà la candidatura migliore che sono sicuro sarà competitiva, forte e in grado di strappare Regione Lombardia ad un centrodestra che ha dimostrato di non essere all’altezza delle sfide che i lombardi richiedono".

Secondo indiscrezioni da prendere come tali Letta avrebbe provato anche a ieri a capire se Sala potesse essere disposto a correre come candidato governatore, ma il primo cittadino avrebbe confermato l’orientamente già espresso pubblicamente in più occasione: restare a Palazzo Marino fino alla fine del mandato, prevista nel 2027, senza candidarsi ad altro. In campo restano, come possibili candidati, l’economista Carlo Cottarelli, l’eurodeputata del Pd, Irene Tinagli, e l’attuale rettore del Politecnico, Ferruccio Resta.

Quindi ecco Sala: "Con Letta abbiamo parlato delle Regionali e gli ho sottolineato la necessità, per settembre, di avere un candidato. Ovviamente io non voglio entrare nella decisione, non è il mio compito, però ho garantito che chiunque sarà il candidato o la candidata una mano la darò". Da un incontro all’altro, il primo cittadino. Da quello di ieri con Letta a quello di settimana scorsa con Luigi Di Maio: "Credo che anche il Pd debba prestare attenzione a quello che sta facendo il ministro Di Maio – sottolinea Sala – perché, se ci fosse una crisi (e da lì a qualche ora ci sarebbe stata ndr), è necessario che cambi il rapporto coi 5 Stelle e questo lo pensano in tanti all’interno del Pd".

Quanto all’ipotesi di una nuova formazione politica che avrebbe in Sala un federatore, il diretto interessato spiega: "Parlo con il ministro Di Maio come parlo con altri, io posso essere partecipe di qualcosa che guarda solo a sinistra. E per me qualsiasi nuova forza deve avere uno spirito fortemente ecologista, che è quello che serve in questo momento". A tal proposito, Sala ha insistito sull’importanza di capire se "il centro guarda a destra o a sinistra". Un altro punto fondamentale – oltre a quello di guardare a sinistra e oltre all’ecologismo – è il seguente: "Io – ribadisce Sala – posso supportare ma non posso candidarmi, lo ripeto e l’ho ridetto anche oggi (ieri ndr)".

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