Muore a 23 anni con la Enjoy: tocca il cordolo e si ribalta in viale Lunigiana

La 500 è andata a sbattere contro un albero e si è fermata al centro della carreggiata Chiara Speranza, che era seduta dietro, è morta al Policlinico

La 500 Enjoy protagonista dell'incidente

La 500 Enjoy protagonista dell'incidente

La Cinquecento che tocca il cordolo di sinistra, perde improvvisamente aderenza con l’asfalto e va a sbattere contro un albero, per poi ribaltarsi e fermarsi di traverso sulla carreggiata. Una drammatica carambola che si rivela fatale per Chiara Speranza, nata il 29 maggio di 23 anni fa a Roma: seduta sui sedili posteriori, ha riportato gravissimi traumi nell’incidente; i sanitari di Areu l’hanno trasportata d’urgenza al pronto soccorso del Policlinico, ma purtroppo non c’è stato niente da fare. Il conducente e la passeggera, rispettivamente di 30 e 25 anni, sono stati accompagnati all’ospedale San Carlo, ma il loro quadro clinico non è ritenuto preoccupante dai medici. L’ennesima tragedia della strada è andata in scena nella notte di ieri, attorno alle 4.30, all’incrocio tra viale Lunigiana e via Melchiorre Gioia, a due passi dalla Stazione Centrale.

Secondo una prima ricostruzione degli agenti del Radiomobile della polizia locale, la Fiat Enjoy presa a noleggio dai tre amici verosimilmente per tornare a casa dopo una serata trascorsa insieme, proveniva da viale Marche e aveva appena superato il cavalcavia di piazza Carbonari. All’altezza del civico 25 di viale Lunigiana, la ruota anteriore sinistra della 500 ha con ogni probabilità urtato il marciapiedi che delimita lo spartitraffico centrale alberato, riservato alla circolazione dei tram: forse il conducente voleva girare a sinistra in via Gioia e si è avvicinato troppo al cordolo che segna il limite della carreggiata. A quel punto, il trentenne avrebbe perso il controllo dell’utilitaria rossa, che è andata a sbattere contro un albero e si è fermata in mezzo alla strada. Le condizioni di Chiara sono parse subito disperate, e purtroppo l’intervento del 118 non è riuscito a salvarle la vita. Non sembrano esserci dubbi sulla dinamica ricostruita nelle prime ore né sul fatto che non siano stati coinvolti altri veicoli: il conducente avrebbe fatto tutto da solo.

Ora gli accertamenti investigativi degli investigatori di piazza Beccaria dovranno chiarire innanzitutto cosa abbia provocato la sbandata fatale: se una distrazione o un’errata valutazione da parte dell’automobilista della distanza tra la Enjoy e il marciapiedi. Da valutare se l’asfalto reso viscido dalla pioggia abbia giocato un ruolo. Interrogativi a cui potrebbe dare una spiegazione il trentenne, quando sarà in grado di rispondere alle domande dei vigili. Verifiche in corso anche sulle cinture di sicurezza, per capire se i tre occupanti le avessero indossate dopo essere saliti a bordo. Agli agenti è toccato anche il gravosissimo compito di avvisare i familiari di Chiara, che, stando a quanto risulta, vivono nella Capitale.

 

 

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