
Il consigliere regionale e comunale di centrodestra Manfredi Palmeri, 51 anni
di Anna GiorgiMILANOL’ipotesi di "corruzione fra privati" che i pm Sara Ombra, Leonardo Lesti e Paolo Storari contestano al consigliere regionale e comunale Manfredi Palmeri e a Gherardo Zaccagni, imprenditore che gestiva i parcheggi fuori da San Siro, sarebbe confermata da alcune intercettazioni contenute nell’avviso di conclusione indagini notificato a 11 persone e 8 società tra cui, appunto, a Palmeri e Zaccagni. Quest’ultimo, interrogato sulle intercettazioni che stanno all’origine delle accuse, ha spiegato di non aver mai dato soldi a Palmeri, ma di avergli "corrisposto un servizio di volantinaggio" nella campagna elettorale nel 2023. e di avergli regalato un quadro dell’artista Liu Bolin da 11mila euro per investire sull’"uomo di relazioni nei settori di sua competenza". Palmeri, ieri sera, in una nota ha precisato: "Ciò che resta dopo le indagini è solo l’ipotesi di una presunta violazione del codice civile in rapporti tra privati e non i fatti gravissimi contestati ad alcuni esponenti del tifo organizzato". Nelle carte della chiusura dell’inchiesta che prelude alla richiesta di processo c’è un’altra ipotesi di "corruzione fra privati": riguarda sempre Zaccagni, indagato perché, per ottenere la gestione dei parcheggi da Verona Fiere, avrebbe fatto avere al responsabile dell’ufficio servizi della spa, Federico Poffe, la promessa di un "soggiorno" in Austria e due biglietti per Milan-Juve nel 2023.
L’avviso di conclusione delle indagini riguarda anche l’ex capo degli ultrá dell’Inter, ora collaboratore di giustizia, Andrea Beretta, per l’assassino a coltellate di Antonio Bellocco a Cernusco sul Naviglio. Beretta, insieme all’ultra Christian Ferrario, risponde anche della detenzione di un arsenale di armi, trovato a Cambiago (Milano). Un altro capitolo riguarda il tentato omicidio dell’ultrà rossonero Enzo Anghinelli, nell’aprile 2019, rimasto un cold case fino a qualche mese fa, quando è stato arrestato uno dei capi della curva Sud milanista, Daniele Cataldo. Un’ordinanza ha raggiunto in cella un altro capo ultrà rossonero, Luca Lucci, come mandante. Cataldo è anche accusato di far parte dell’associazione per delinquere della Curva Sud che avrebbe pestato il personal trainer Cristiano Iovino, dopo una lite con Fedez (non indagato in questa tranche).
Nelle carte c’è anche il sequestro delle "armi" trovate al rapper Emis Killa, indagato in un altro filone di indagini. Il rapper, per questo, ha rinunciato a Sanremo e, in un passaggio dell’intervista andata in onda ieri a Lo stato delle cose, ha detto: "Non penso che queste frequentazioni (con i ragazzi della curva, ndr) mi abbiano danneggiato. Sono sereno". Il senatore Maurizio Gasparri, invece, ha detto: "Ho ricevuto minacce di morte sui social dai fan di Emis Killa per essermi espresso in modo contrario alla presenza del rapper a Sanremo".