"Incassi giù dell’80% nel 2020" Autogrill vuole lo sconto Covid I giudici: ora il Comune risponda

Tre anni fa la società di ristorazione ha chiesto a più riprese la rinegoziazione: "Fatturato crollato". L’amministrazione ha sempre dato risposte interlocutorie. Adesso ha 30 giorni per motivare il “no”.

"Incassi giù dell’80% nel 2020"  Autogrill vuole lo sconto Covid  I giudici: ora il Comune risponda

"Incassi giù dell’80% nel 2020" Autogrill vuole lo sconto Covid I giudici: ora il Comune risponda

di Nicola Palma

Nei mesi più duri del Covid, la richiesta di uno sconto sui canoni d’affitto era stata avanzata dall’associazione che rappresenta gli esercenti del Salotto, messi in ginocchio dal lockdown e dall’azzeramento dei flussi turistici. Alla fine, il Comune aveva risposto con un piano di dilazionamento dei pagamenti per il periodo aprile-settembre 2020, dando così un po’ di respiro ad attività commerciali che per fortuna sono poi ripartite con il progressivo allentamento delle misure anti-contagi e definitivamente (ri)decollate con la fine dell’emergenza sanitaria.

Ora si scopre che c’è un’azienda che ha fatto causa a Palazzo Marino per ottenere la rideterminazione al ribasso dei canoni d’affitto: stiamo parlando di Autogrill, la multinazionale della ristorazione on the road che in Galleria Vittorio Emanuele è titolare di tre concessioni sul lato di piazza Duomo (siglate tra 2012 e 2014). Stando a quanto emerge da una recente sentenza, i legali della società si sono rivolti inizialmente al Tribunale ordinario, che però nel 2021 ha dichiarato il difetto di giurisdizione, passando la palla ai colleghi del Tar. Secondo il resoconto delle comunicazioni intercorse tra la spa e piazza Scala, già il 21 aprile 2020 Autogrill ha avanzato richiesta di rinegoziazione degli affitti, ottenendo due giorni dopo il "no" del Comune. Dal canto loro, i vertici della multinazionale hanno spiegato che l’epidemia da Covid-19 ha generato "nel periodo compreso tra marzo e dicembre 2020 un importante calo del fatturato, quantificato in circa l’80% rispetto al medesimo periodo del 2019". Da lì l’istanza, reiterata più volte, di eliminare "i corrispettivi fissi e minimi garantiti dimensionati su volumi non più esistenti" e di ridefinire i canoni a condizioni che tenessero conto "del nuovo contesto di riferimento".

Dalla documentazione esaminata, sottolineano ora i giudici, viene fuori che "i riscontri forniti di volta in volta dal Comune non si sono mai sostanziati nell’adozione di determinazioni provvedimentali sulle istanze proposte, trattandosi piuttosto di comunicazioni relative alle misure introdotte a livello nazionale e locale per fronteggiare la crisi economica indotta dalla situazione pandemica". Come dire: non è mai arrivato un diniego chiaro e motivato. Conclusione: il Tar ha respinto le richieste di Autogrill di imporre a Palazzo Marino l’auspicato sconto e un risarcimento danni, ma ha accolto quella di stabilire un termine, fissato in trenta giorni, per una risposta definitiva.

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