In strada anche i pro-nucleare "Impopolari? Siamo in squadra"

Alla manifestazione di Fridays for Future pure una rappresentanza "inaspettata"

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"È più facile rompere un atomo che un pregiudizio": è questo lo slogan di “Nucleare e Ragione“, un comitato nato nel 2011 (poco dopo l’incidente all’impianto di Fukushima) che si occupa di divulgazione scientifica in campo energetico. Erano presenti anche loro alla manifestazione di ieri organizzata dai Fridays For Future. Una partecipazione per certi versi inaspettata, dal momento che buona parte del movimento ambientalista è pubblicamente schierato contro l’utilizzo dell’energia nucleare nella transizione energetica. E infatti nel 2019 alcuni membri del comitato “Nucleare e Ragione“ sono stati allontanati dai cortei di Fridays for Future. Abbiamo fatto qualche domanda ad Alessandro Castelvetri, milanese, che ha rappresentato il comitato alla manifestazione di ieri.

Alessandro, perché siete scesi in piazza con i Fridays for Future?

"Noi condividiamo le battaglie ambientaliste e l’energia nucleare può giocare un ruolo per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Il nostro comitato è impegnato a promuovere un discorso civile circa le tecnologie per combattere il cambiamento climatico e siamo convinti che una di queste, la più importante, sia proprio l’energia nucleare".

Un’opinione probabilmente poco condivisa tra le persone che hanno preso parte al corteo.

"Noi sappiamo di essere una branca molto impopolare del movimento ambientalista, però siamo tutti nella stessa squadra. Condividiamo gli stessi obiettivi di chi è in piazza oggi, ma proponiamo una strada diversa per arrivarci. Infatti il nostro cartellone parla sia di nucleare sia di rinnovabili, perché noi apprezziamo anche l’energia eolica e solare".

Qualche settimana fa anche il ministro Cingolani si era detto a favore del nucleare, salvo poi tornare sui suoi passi...

"Quello che purtroppo si tende a ignorare è che non esiste attualmente una tecnologia in grado di sostituire i combustibili fossili. Quindi per noi un mix energetico di rinnovabili è implausibile e finirà per essere alimentato solo dal gas naturale, che – ricordiamolo – nonostante sia leggermente meno inquinante di carbone e petrolio, è comunque una fonte di energia clima-alterante".

Gianluca Brambilla

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