Carnevale, in settemila a Trezzo sull'Adda per il Povero Piero

Il ritorno dopo quattro anni: folla da record in riva all'Adda per la festa tradizionale. Per la prima volta accesso all’alzaia "contingentato"

La grande festa

La grande festa

Trezzo - Carnevale del Povero Piero: bagno di folla da record, fra maschere e sfilata, fuoco e giochi di luce, musica e balli. E anche misure di sicurezza straordinarie, con accesso all’alzaia per la prima volta "contingentato". In oltre settemila, in arrivo da tutta la zona, non hanno voluto perdersi l’altra sera il ritorno dopo quattro anni dell’amatissima manifestazione, che, dopo il pomeriggio di festa, ha come clou il corteo verso il fiume con alla testa il carro con il fantoccio e il suggestivo rogo sull’acqua, accompagnato dalle note della Banda e amplificato da un inedito spettacolo di luci laser.

Bagno di folla atteso, misure di sicurezza rinforzate e non a tutti gradite. Un’ordinanza della vigilia firmata dal sindaco Silvana Centurelli ha contingentato a 3.400 i possibili accessi all’area fluviale, con passaggio dalla sola Valverde e presidio di forze dell’ordine e volontari a tutti gli altri accessi.

Qualche polemica, qualche “sfondamento”, le critiche del giorno dopo dei bloccati per sovrannumero. Ma infine gran festa è stata. Il Povero Piero, già protagonista di una sfilata pomeridiana con anticipo di festeggiamento, si è mosso in serata da via Guarnerio, e ha capitanato la sfilata delle maschere per le vie del centro, sino all’approdo, intorno alle 22, sulle rive dell’Adda accanto alla centrale idroelettrica. Le frecce incendiarie quelle della Compagnia del Bernabò, lanciate da canoe: pochi istanti, ed ecco l’enorme fiammata sull’acqua, tornata ad incenerire il pupazzo simbolo di ignoranza e oscurantismo.

Poi festa per le strade sino a notte fonda, fra maschere, musica e improvvisate sessioni di ballo di gruppo davanti ai bar aperti.

 

 

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