
Vita Indipendente e Non Autosufficienza: maggioranza e opposizione unite
Consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione uniti in un intergruppo che si ponga come un luogo informale e il più possibile apartitico nel quale approfondire i temi della disabilità e confrontarsi con le associazioni. A promuoverne l’istituzione sono stati Lisa Noja (Italia Viva), Davide Casati (Partito Democratico), Claudia Carzeri (Forza Italia), Marco Bestetti (Fratelli d’Italia) e Gigliola Spelzini (Lega) con l’adesione di altri 20 tra consigliere e consiglieri di centrodestra e centrosinistra. Presentato martedì al Pirellone, l’intergruppo conta di definire il proprio piano di lavoro entro la fine di gennaio per poi avviare il dialogo e il confronto con le associazioni della disabilità. Due su tutti i temi: Vita Indipendente e Non Autosufficienza.
"Questo intergruppo – spiega Noja – vuole essere un luogo in cui fare approfondimenti e confrontarsi con le associazioni mettendo da parte il più possibile la logica di partito e l’appartenenza di partito, uscendo dalla consueta dialettica tra maggioranza e opposizione. L’auspicio è che nell’ambito dell’intergruppo possa essere più facile lavorare insieme a proposte trasversali, a differenza di quanto accade nelle commissioni consigliari, dove permane la divisione in schieramenti". Sulla stessa linea Bestetti: "Vogliamo poter discutere di quello che serve alle persone con disabilità e alle loro famiglie senza che ci siano strumentalizzazioni politiche, lontano dalle casacche di partito e in modo costruttivo".
Al centro dei lavori le "due grandi riforme" in corso, come sottolinea Noja: "L’attuazione della legge sul progetto di Vita Indipendente e il Piano Nazionale per la Non Autosufficienza, che va a scadenza. Nel primo caso il Consiglio regionale deve esser chiamato a monitorare la sperimentazione già finanziata con i fondi nazionali. Nel secondo si tratta di spingere, come Regione Lombardia, affinché il nuovo Piano sia migliore di quello attuale, perché sia rivista la ripartizione percentuale tra contributi diretti e servizi e, non ultimo, si capisca come monitorare quell’aumento dei servizi che la riforma dovrebbe portare in dote alle famiglie" a fronte della revisione di alcuni contributi.
Proprio martedì e proprio in Consiglio regionale un primo passo avanti: sono state approvate all’unanimità e in abbinato una mozione del Pd e una della Lega con le quali si chiede di confermare l’aumento dei fondi anche per il prossimo Piano per la Non Autosufficienza. Da Roma arriva, però, un segnale in direzione opposta: Fratelli d’Italia ha presentato un emendamento al Bilancio per prorogare il Piano Non Autosufficienza così com’è anche nel triennio 2025, 2026, 2027. Il confronto è in corso.