Terribile incidente ieri mattina, poco prima delle 10.30, sulla provinciale 90, che da Pandino porta a Rivolta d’Adda. Jacopo Francesco Gottardo, un giovane motociclista di 24 anni di Liscate ha perso la vita. Il centauro stava arrivando nel territorio del paese di Rivolta, dove avrebbe imboccato la provinciale Rivoltana per far rientro al suo domicilio. Sul lungo e stretto rettilineo il 24enne, a bordo di una Triumph 675 triple, è arrivato in prossimità di un camion che trasportava frattaglie e ha cercato di superarlo in piena velocità. Probabilmente ha sbagliato i calcoli e anziché sorpassarlo, lo ho urtato nella parte posteriore sinistra, in prossimità del cosiddetto lenzuolo, barra di ferro che impedisce a chi tampona di infilarsi tra le ruote e restare schiacciato. Quando la moto ha picchiato contro la barra, il motociclista è stato sbalzato di sella, andando a finire sulla corsia opposta, proprio mentre stava sopraggiungendo una Mercedes, che non ha potuto evitare l’investimento. Il centauro è stato travolto ed è morto sul colpo.
Sul posto sono stati chiamati subito i soccorsi e la strada è stata chiusa al traffico. Sono arrivate dapprima l’automedica e un’ambulanza della Croce bianca di Rivolta d’Adda. I soccorritori hanno tentato di rianimare il giovane e le manovre sono andate avanti per svariati minuti, ma senza successo e alla fine non è rimasto che constatare il decesso. In pochi minuti nella zona sono arrivati i vigili del fuoco di Crema che hanno messo in sicurezza gli automezzi coinvolti nel sinistro e due pattuglie della Polstrada di Crema e di Pizzighettone per i rilievi. I mezzi coinvolti nell’incidente mortale sono stati posti sotto sequestro, a disposizione degli inquirenti. La strada è stata poi riaperta intorno alle 13,30.
La notizia dell’incidente mortale ha lasciato sgomento e tanta tristezza fra i cittadini di Liscate dove Jacopo Gottardo risulta residente. "Francamente non conosco il giovane – ha detto il sindaco Lorenzo Fucci raggiunto telefonicamente in vacanza – tuttavia, è triste dover piangere la morte di una giovane vita. L’ennesina croce suscita rabbia e tanta amarezza. Non oso immaginare il dolore dei familiari, ai quali vanno le condoglianze mie e della Giunta".
Piergiorgio Ruggeri
Stefano Dati