In meno di un mese ben 14 colpi Dieci anni al rapinatore “del retro“

Pistola in mano svuotò le casse di farmacie e supermercati. E ogni volta mandava i presenti nel magazzino

In meno di un mese ben 14 colpi  Dieci anni al rapinatore “del retro“

In meno di un mese ben 14 colpi Dieci anni al rapinatore “del retro“

Quattordici rapine in meno di un mese. Farmacie, negozi, supermercati. Fingeva di comprare un prodotto ma al momento di pagare tirava fuori la pistola. Si faceva dare i soldi dalla cassa ("solo banconote") e poi via. Prima, però, con la minaccia dell’arma obbligava tutti a spostarsi sul retro del locale, per potersi allontanare con calma. E se una stanza sul retro non c’era, allora tutti accucciati almeno due minuti e guai a chi si rialzava. Operazione “retro“ la ribattezzò la polizia quando alla fine il balordo venne arrestato in flagranza, un anno fa. Nei giorni scorsi Renato Battigaglia, il rapinatore, è stato condannato dal gup Tiziana Gueli a dieci anni di reclusione. Due in più di quanti ne avesse chiesti il pm Maria Letizia Mocciaro.

Non proprio di primo pelo, 53 anni, precedenti alle spalle, una pena finita di scontare da poco, l’uomo era tornato al suo lavoro a ritmi quasi insostenibili. Dal 5 dicembre 2021, quando aveva ripreso l’attività con un colpo al Carrefour di via Garian, al 2 gennaio successivo quando venne arrestato, secondo l’accusa Battigaglia di rapine ne avrebbe portate e termine una dozzina, più altre due solo tentate per motivi “tecnici“.

E sempre con la stessa dinamica, presentandosi alla cassa con un prodotto in mano (una volta persino carta igienica) e poi esibendo la pistola un po’ stagionata come lui. Eppure, nonostante i capelli brizzolati e le borse sotto gli occhi - non proprio irriconoscibile, insomma - ilbalordo agiva tranquillamente a volto solo parzialmente nascosto da una mascherina chirurgica.

Così quando l’hanno preso e hanno mostarto la sua foto a comessi, addetti alla cassa e testimoni vari, la maggior parte ha finito per riconoscerlo con quasi certezza.

La sua carriera di rapinatore si interruppe bruscamente il giorno dopo Capodanno dell’anno scorso. Battigaglia aveva alleggerito la cassa del negozio NaturaSì di via Millelire ma venne bloccato poco dopo insieme alla persona che guidava l’auto sulla quale si era allontanato. Un complice (forse inconsapevole) anche lui piuttosto maturo - 76 anni - che ai poliziotti avrebbe in seguito detto di aver accompagnato in più occasioni Battigaglia ma sempre senza sapere quali fossero le commissioni che l’amico aveva da fare.

A far scoprire agli investigatori la “serialità“ dell’occupazione criiminale di Battigaglia, sempre un anno fa, furono armi, oggetti e una serie di giubbotti ritrovati durante la perquisizione in casa sua, tutta roba riconosciuta dai testi per essere stata utilizzata nei giorni precedenti dal misterioso (fino a quel momento) protagonista delle svariate rapine con spostamento sul retro.

Mario Consani

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