
In giro con un’accetta in Centrale. Calci, pugni e morsi ai poliziotti: arrestato alla fermata del tram 9
La segnalazione di un passante: "C’è un uomo con un’accetta nei pantaloni". L’intervento della polizia, già in piazza Duca d’Aosta per una manifestazione contro "la diffusione incontrollata dei cinghiali". La colluttazione per disarmare la persona armata. Un agente del commissariato Garibaldi Venezia morso a una mano dall’aggressore e un collega del Reparto mobile con un’escoriazione al fianco sinistro. Il trentaquattrenne nigeriano Favour F., con una pratica in corso per il rinnovo del permesso per motivi umanitari, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e indagato per lesioni e porto abusivo di arma. L’episodio è avvenuto qualche minuto dopo le 9 di ieri davanti alla Stazione Centrale, in particolare sullo spartitraffico dove si aspetta l’arrivo dei tram. Un uomo si avvicina ai poliziotti in servizio per l’iniziativa "Basta cinghiali", organizzata all’ombra del Pirellone da Coldiretti e partecipata da 1.500 partecipanti tra agricoltori e allevatori, per riferire di aver notato un uomo con un’accetta che gli spunta dai pantaloni, parzialmente coperta da una maglietta.
A quel punto, gli agenti coordinati dal dirigente Angelo De Simone intervengono per rintracciare e bloccare il trentaquattrenne, tra i passeggeri in attesa del mezzo pubblico della linea 9. F. si rifiuta di fornire le sue generalità e di consegnare l’accetta. I poliziotti riescono non senza fatica a disarmare l’uomo, che ha compiuto 34 anni qualche giorno fa: nella colluttazione, un ispettore del Reparto mobile riporta un’escoriazione al fianco, mentre un assistente capo della Uigos del commissariato viene morso alla mano; portati in ospedale, verranno dimessi rispettivamente con cinque e dieci giorni di prognosi. F. viene portato in Questura, in vista della direttissima di stamattina: dagli accertamenti nelle banche dati delle forze dell’ordine emerge che l’uomo ha una pratica in corso per il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari. L’arma, un’accetta con manico di legno della lunghezza di 33 centimetri, è stata sequestrata.